rotate-mobile
Attualità

Troppi cinghiali in città: con un'ordinanza il via libera all'abbattimento

A firmarla il sindaco Carlo Masci al fine di garantire l'incolumità e la salute pubblica: la misura sarà applicata in specifiche zone della città e prevede in caso di necessità che le guardie venatorie abbattano gli esemplari

Via libera al piano di contenimento dei cinghiali presenti in città con la previsione, laddove necessario, anche di procedere al loro abbattimento. E' quanto prevede l'ordinanza firmata dal sindaco Carlo Masci che riguarda alcune zone specifiche del territorio comunale e cioè quelle dove la è stata maggiormente rilevata la loro presenza a seguito anche di tante segnalazioni arrivate dai cittadini e suddivise in quattro zone.

Della zona A fanno parte Colle Pineta, Colle Pizzuto, via Martiri di Pietransieri, Colle Breccia e via Tirino; della zona B fanno parte la zona di San Silvestro e quella del suo cimitero; la zona C in cui rientra zona fosso Mazzocco al confine tra Pescara, Montesilvano e Spoltore. Infine la zona D che include via Strada del Palazzo, via Colle Innamorati, Strada Pandolfi, Strada Valle Fuzzina e le zone limitrofe.

L'ordinanza in aderenza al piano di controllo emanato dalla Regione (il riferimento è alla delibera di giunta regionale del 10 giugno 2022) prevede fino al 31 dicembre 2027 “la prosecuzione dei piani di abbattimento degli ungulati appartenenti alla famiglia dei cinghiali (Sus scrofa) nei centri abitati e lungo le arterie delle zone ad essi limitrofe del comune di Pescara oltre a eventuali ulteriori siti segnalati dalla cittadinanza e/o dalle Forze dell’Ordine sempre nell’ambito del coordinamento della polizia locale”; “a segnalazione alle competenti autorità (polizia locale, guardie venatorie, polizia provinciale, carabinieri forestali, servizi veterinari delle Asl localmente competenti) di ogni cinghiale trovato morto anche a seguito di incidente stradale ovvero abbattuto, ma che abbia mostrato ante mortem comportamenti anomali di qualsiasi tipo “la segnalazione di eventuali ritrovamenti di carcasse parzialmente predate (lo stato di infezione aumenta la probabilità di predazione) o putrefatte, in ragione del fatto che il virus sopravvive alla completa decomposizione rendendo quindi sempre possibile una diagnosi di laboratorio”.

Dietro la decisione dunque la volontà di garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica in quanto la presenza dei cinghiali costituisce, si legge ancora nell'ordinanza,una “potenziale causa di attacchi all’uomo, gravi danni all’ambiente, alle coltivazioni agricole o alle attività economiche-artigianali”. Un problema anche per la circolazione stradale, si specifica, e dunque per gli automobilisti e i motociclisti in quanto possibile causa di incidenti stradali. Altra ragione alla base della decisione quella di tutelare la salute pubblica dato che, viene specificato, “tali esemplari sono, inoltre, spesso portatori di parassiti pericolosi per l’uomo e potenziali fonti di patologie infettive la cui diffusione può comportare gravi danni per l’igiene e la sanità pubblica”.

Di qui la necessità “urgente” di portare avanti “interventi finalizzati alla tutela del decoro e della vivibilità urbana ed a garanzia della salute dei cittadini e dell’ambiente, nonché a salvaguardia del patrimonio pubblico e privato ed a salvaguardia dell’incolumità di persone ed animali”.

Con l'ordinanza si incarica quindi la polizia locale “di coordinare i soggetti di cui al punto che segue nelle attività di controllo alla specie 'Sus scrofa' nei centri abitati del Comune di Pescara” e le guardie venatorie “ di rimuovere gli esemplari di Sus scrofa vaganti o abituati a frequentare le aree urbane in cerca di cibo, con i metodi ritenuti di volta in volta più efficaci e risolutivi in relazione alle circostanze, avuto riguardo all’esigenza prioritaria di garantire la salute e l’incolumità delle persone, compresa quella degli stessi addetti alle operazioni, nonché l’integrità delle cose, procedendo all’abbattimento immediato degli animali, ove ritenuto necessario” con la specifica che le attività di controllo delle guardie venatorie siano svolte previa comunicazione e sotto il coordinamento della stessa polizia locale con la stessa che, se necessario, supporti le guardie venatorie “nell’esecuzione dei piani di abbattimento circoscrivendo aree determinate con l’interdizione temporanea al transito di persone e di veicoli”.

“Qualora – si legge ancora - si proceda all’abbattimento tutti gli animali facenti parte dei gruppi che costituiscono fonte di pericolo, la presente ordinanza cessa la sua efficacia anche prima del termine” e cioè il 31 dicembre 20227. Sarà quindi compito degli uffici comunale informare l'ufficio osservatorio faunistico regionale del numero di animali abbattuti o catturati cn indicazione di classe di sesso ed età.

Infine un divieto che è per tutti i cittadini e cioè quello di “fornire alimenti di qualsiasi genere e scarti alimentari agli animali selvatici, in particolar modo agli ungulati” ovvero ai cinghiali.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Troppi cinghiali in città: con un'ordinanza il via libera all'abbattimento

IlPescara è in caricamento