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Giovedì, 25 Aprile 2024
Animali

308mila cani registrati all’anagrafe canina: Oipa richiede l’obbligo di microchip anche per gatti e furetti

Una proposta contro il randagismo

L’Oipa, l’organizzazione internazionale protezione animali, richiede che diventi obbligatoria la registrazione con microchip di gatti e furetti, proprio come per i cani. Sono 13.209.745 i cani che risultano, alla data del 4 febbraio 2022, iscritti all’anagrafe canina. Di questi, 307.907 sono quelli registrati in Abruzzo.

La nostra regione però registra 0 gatti e 0 furetti, al contrario di altre regioni, come Emila Romagna, Lombardia e Piemonte.

Per combattere il randagismo, si richiede quindi che l’obbligo del microchip, che si è rivelato un modo efficace per evitare molti cani in strada.

A tal proposito le parole del presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto:

“L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti. In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?”.

I dati, che sono estratti banca dati dell'anagrafe degli animali d'affezione registrata dal Ministero della Salute, rivelano quindi una situazione potenzialmente d’allarme, soprattutto per i gatti, che abbondano nelle case degli italiani.

Anche se non obbligatoria la microchippatura dei gatti, l’Oipa informa che già dal 2011 è online una piattaforma per la registrazione. Si tratta dell’anagrafe felina nazionale (Anf) gestita dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che registra, su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti con microchip. Per registrare il proprio animale basta rivolgersi a un medico veterinario aderente all’Anf per l’identificazione e la registrazione del gatto.

Conclude Camparotto:

"Ci appelliamo a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili”.

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