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"Basta pellicce in Europa", la Lav lancia anche a Pescara la sua petizione

Appuntamento domenica 20 novembre. Da gennaio 2022 in Italia è entrato in vigore il provvedimento che proibisce l'allevamento e l'uccisione degli animali, come visoni e volpi, allo scopo di ricavarne pellicce

Si chiama "Basta pellicce in Europa" la petizione lanciata dalla Lav (Lega anti vivisezione) e alla quale sarà possibile partecipare durante questo fine settimana. Domenica 20 novembre, infatti, per tutta la giornata sarà disponibile un banchetto per effettuare la raccolta delle firme lungo corso Umberto I, all'angolo con viale Regina Margherita. I volontari saranno a disposizione dei cittadini, per fornire le informazioni su tutte le attività della Lav nazionale e locale, la mattina dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e il pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 19.

Ricordiamo che da gennaio 2022 in Italia è entrato in vigore il provvedimento che proibisce l'allevamento e l'uccisione degli animali, come visoni e volpi, allo scopo di farne pellicce. Questo divieto, già operativo in paesi come Regno Unito, Svizzera, Austria, Slovenia, Macedonia, Croazia, Lussemburgo, Repubblica Ceca e Serbia, da quest'anno si è esteso alla Germania, all'Irlanda e - appunto - alla nostra nazione. Ma per la Lav tutto ciò non basta, ed è per questo che è stata promossa la succitata petizione: con l'iniziativa "Fur Free Europe" si vuole invitare anche l'unione europea a vietare in tutto il continente l’allevamento di animali per ricavarne pellicce, inibendo altresì il commercio, nel mercato Ue, di prodotti di pelliccia (quindi anche l’import).

"Gli animali sfruttati per la pelliccia - afferma la Lav - sono confinati in allevamenti intensivi, file su file di piccole gabbie spoglie. Soffrono al punto da infliggersi automutilazioni, si aggrediscono provocandosi gravi ferite e arrivano persino al cannibalismo. Già molte aziende di moda ci hanno ascoltato passando al fur-free. Ora fermiamo, per sempre, questa industria anacronistica, crudele, insalubre".

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