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Sabato, 27 Aprile 2024

VIDEO | "Disastro" Passolanciano-Majelletta senza parcheggi di interscambio: i dubbi di sette sindaci sulla disponibilità dei fondi

Sindaci e vicesindaci dei comuni del versante Pescarese (Lettomanoppello, Roccamorice, Turrivalignani, Scafa, San Valentino in Abruzzo Citerorie, Serramonacesca e Abbateggio) temono uno spostamento dei 22 milioni Masterplan stanziati nel 2016 e se così non fosse chiedono tempi certi per la cantierizzazione dato che, denunciano, il progetto sui parcheggi non lo avrebbero mai visto

Ci sono ancora i 22 milioni di euro stanziati con il Masterplan per la valorizzazione complessiva del comprensorio sciistico Passolanciano-Majelletta e se ci sono perché il progetto, almeno quello per i parcheggi di interscambi qualora esista, non è mai arrivato ai sindaci perché possano approvare in tempi brevissimi la perizia di variante necessaria alla realizzazione? E ancora: qualora vi fosse stato un “ritardo ingiustificato” nell'utilizzarli quei soldi comportando così una riduzione del potere di acquisto in base al principio di economicità, si potrebbe ipotizzare un danno erariale?

A chiederselo sono i sindaci e i vicesindaci del comprensorio (sul versante della provincia di Pescara) dopo la denuncia pubblica fatta dal sindaco di Lettomanoppello Simone Romano D'Alfonso sui problemi alla viabilità che vive chi vuole raggiungere la stazione sciistica. Un problema quello della chiusura della strada di collegamento che in realtà è lo stesso da anni e tutti i fine settimana, rimarca con quelle scene da lui stesso mostrate e raccontate che si traducono in insulti rivolti dai tanti automobilisti che, con i bambini in lacrime, dopo ore di attesa in coda sono costretti a tornare indietro.

La vetta di una montagna di problemi in realtà secondo quanto raccontano oltre che da D'Alfonso, anche dal sindaco di Roccamorice Alessandro D'Ascanio, dal sindaco di Abbateggio Gabriele Di Pierdomenico, da quello di Turrivalignani Giovanni Placido, dal sindaco di Serramonacesca Sebastiano Massimiano e dai vicesindaci di Scafa e di San Valentino in Abruzzo Citerorie Gianni Chiacchia e Lino Sciambra, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a sala Figlia di Iorio della Provincia.

Una valorizzazione ferma da quattro anni denunciano i sindaci: “A noi il progetto sui parcheggi di interscambio non è mai arrivato”

Quattro anni in cui la Regione, denunciano, non avrebbe fatto nulla o comunque non avrebbe loro comunicato nulla dato che dopo lo sfogo di D'Alfonso l'assessore regionale al Turismo Daniele D'Amario ha riferito a mezzo stampa che per i parcheggi di interscambio per consentire di arrivare in cima con i bus navetta, i lavori sarebbero prossimi. Il progetto però, denunciano i sindaci, sui loro tavoli non sarebbe mai arrivato perché un progetto, per quanto ne sappiano, non c'è o avrebbero approvato già le varianti necessarie per metterlo a terra.

La disponibilità, ribadisce D'Alfonso, è totale, ma è su tutto quello che è avvenuto in questi cinque anni che vogliono si faccia chiarezza su un progetto che prevedeva, ricorda il sindaco D'Ascanio, non solo i parcheggi di interscambio, ma tra le altre cose anche un sistema di innevamento e la riqualificazione del patrimonio immobiliare dei comuni. Resta il fatto che, ribadisce, non c'è cantierizzazione sui progetti di interscambio che per loro sono ormai più urgenti che mai.

Dubbi sull'attuale disponibilità dei fondi e anche su un possibile danno erariale

“Sono quattro anni che a una certa ora dobbiamo chiudere nei giorni festivi le strade perché la stazione sciistica sia da Lettomanoppello che da Pretoro non riesce a sopperire ai parcheggi e alla viabilità interna”, torna a denunciare il sindaco D'Alfonso rimarcando che lo stesso avviene a Roccamorice. Cosa che accade “perché purtroppo non sono state fatte le cose che dovevano essere fatte in questi quattro anni. I 22 milioni euro non sono stati spesi dal 2016” e nonostante dal 2020 sia stato costante lo scambio di mail con gli enti preposti, tiene a precisare al fine di non sentir dire da qualcuno “noi non sapevamo”, nulla sarebbe cambiato.

Un tema quello dei fondi su cui Chiacchia che anche consigliere provinciale, ha anche ipotizzato un possibile danno erariale dato che “dal momento in cui si hanno i fondi a disposizione e si producono ritardi ingiustificati che comportano la riduzione del potere di acquisto, in base al principio di economicità si genera questo tipo di danno – afferma -: quello che si poteva fare nel 2019 con 22 milioni non è quello che si può fare nel 2024. Chi pagherà l'incremento dei costi? Gli enti devono fare gli enti, la politica la devono fare altri”.

Il timore è anche quello che quei fondi siano stati addirittura spostati e questo dubbio lo solleva D'Ascanio che chiarimenti li vorrebbe avere, come tutti, direttamente dall'Arap (Agenzia regionale attività produttive) cui si è rivolto per conoscere lo stato dell'arte del procedimento amministrativo. L'occasione anche per sottolineare che l'idea dei parcheggi di interscambio è stata proprio dei sindaci.

“Noi come comuni – riprende D'Alfonso – siamo pronti a fare tutto. Dal 2020 ci siamo messi a disposizione e abbiamo fatto di tutto per avvinarci alla Regione, ma senza un progetto non sappiamo cosa dobbiamo fare e i risultati sono quelli che vediamo ogni domenica con file di bambini che non riescono a passare una giornata di festa sulla neve famiglie bloccate in fila per ore”.

“Un disastro di immagine”: l'invito ai vertici regionali di andare a vedere con i loro occhi cosa accade la domenica

La conseguenza è quella di “un disastro di immagine della nostra montagna” con il primo cittadino che invita il presidente della Regione Marco Marsilio e tutti i consiglieri regionali a mettersi in macchina domenica 28 gennaio e provare ad arrivare fino alla stazione sciistica. “Sicuramente dovremo richiudere le strade e potranno vedere con i loro occhi cosa accade e ascoltare le male parole che ci dicono le persone che si vogliono andare a prendere un caffè a Passolanciano”.

A rimarcare il danno di immagine che subisce il territorio è anche il sindaco di Serramonacesca, Massimiano, ricordando come da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano le prefetture esigano la sicurezza sulle strade e che la situazione attuale è dunque pessima per il comprensorio. A farli da eco anche i sindaci di Abbateggio e Turrivalignani con il primo che sottolinea come così fare turismo in Abruzzo sia pressoché impossibile e il secondo che ribadisce come tutti i comuni siano parte integrante del progetto in questione e che da anni i primi cittadini lavorano per arrivare all'unione dei comuni per fare “del nostro comprensorio un'attrazione a livello internazionale”.

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