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VIDEO | Masci sulla commissione d'indagine per viale Marconi: “A tre mesi dal voto una farsa, operazione trasparente”

Se vi sono state spese non dovute lo vedrà la procedura amministrativa, afferma il primo cittadino che si confronterà con le opposizioni sul tema commissione d'indagine, ma che trova quella richiesta quanto meno inopportuna per tempi e modalità

“Una commissione d'indagine a tre mesi dalle elezioni e a un mese dallo scioglimento del consiglio comunale mi sembra più una farsa che una cosa seria tenuto conto del fatto che su viale Marconi si è parlato così tanto e non c'è stato nulla di più trasparente di viale Marconi visto che tutti ne hanno parlato quasi in tutto il mondo”.

Così il sindaco Carlo Masci rispondendo sulla posizione che ha rispetto alla richiesta di commissione speciale d'indagine avanzata dal centrosinistra per far luce in particolare sull'appalto di viale Marconi su ci si sarebbero spesi 270mila euro in più per lavori non fatti o fatti male, ma che chiedono indaghi anche su tutti gli appalti a firma dell'ex dirigente del settore Lavori pubblici Fabrizio Trisi coinvolto dall'inchiesta Tana delle Tigri su presunti appalti truccati e cocaina. Richiesta che in consiglio comunale arriverà il 19 marzo.

Nel sottolineare che ci deve essere ancora l'incontro con la maggioranza e che comunque se ne ragionerà, Masci fa capire chiaramente che il momento in cui arriva quella richiesta risulta quanto meno inopportuno. Parliamo di “una commissione di indagine richiesta su un argomento che dovrebbe coinvolgere anche l'attuale opposizione che invece prima era maggioranza e ha deciso di inserire la corsia preferenziale contestata su viale Marconi. Forse quella commissione di indagine dovrebbe riguardare quel momento in cui sono state cambiate le cose e sono stati i posti i presupposti per cambiare le cose che sono state poi contestate”, aggiunge riferendosi alla delibera del 2019 con cui fu approvato il progetto a tre corsie poi trasformato in quattro proprio quando Trisi era dirigente del settore.

“Mi sembra che le carte siano pubbliche e visibili da tutti. Noi piuttosto all'opposizione chiediamo perché nel 2019 hanno pensato di approvare quel progetto che noi siamo stati costretti a portare vanti, ma immagino che non lo avessimo fatto ci avrebbero detto che non stavamo spendendo soldi pubblici e denunciato alla corte dei conti. Oggi possiamo modificare le cose e le modifichiamo e ci auguro che l'opposizione di dica 'fatelo' perché finalmente superiamo quello che avevano fatto loro”, dice ancora il sindaco annunciando la partenza delle modifiche alla viabilità per la prossima settimana (riduzione a tre corsie, chiusura delle rotatorie, spegnimento dei semafori, ripristino dei parcheggi e realizzazione della ciclabile).

Al centro di quella richiesta di commissione annunciata dal candidato sindaco Carlo Costantini, quelle spese in più sostenute per quei lavori che, sarebbe emerso dal collaudo ha denunciato lo stesso con tutti i consiglieri di opposizione, potrebbero costituire un danno erariale. Al sindaco chiediamo quindi se questa spesa c'è o non c'è: “il collaudo è un atto amministrativo – risponde – che viene verificato tra il Comune e l'impresa che ha fatto i lavori. Questo tema è quello che deve essere verificato, ma attraverso un processo amministrativo che non riguarda affatto la politica. Cioè la politica non ci puà entrare. Se lo facesse forse commetterebbe abuso d'ufficio quindi facciamo andare avanti le procedure amministrative perché qui sembra che la politica possa fare tutto e il contrario di tutto. No ci sono delle procedure e noi le rispettiamo sempre visto che nessuno di noi ha mai avuto problemi – conclude - invece forse qualcuno da alte parti ne ha avuti molti di problemi”.

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