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Domenica, 28 Aprile 2024

VIDEO | Soppressione del mercato della strada parco, Cremonese: "Dispiaciuti, ma il nostro obbligo è tutelare gli operatori"

L'assessore comunale al Commercio insieme a quello al Verde Gianni Santilli che annuncia in futuro la possibile suddivisione a due e non a tre del nuovo mercato, fa alcune precisazioni rimarcando che il Comune ha dovuto adempiere a un obbligo vista la competenza di Tua e alle opposizioni che protestano dice: "Chiuso un percorso che avete condiviso, se avete proposte fatele"

Da parte dell'assessore comunale al Commercio Alfredo Cremonese “massima solidarietà” agli operatori del mercato della strada parco che mercoledì 10 gennaio ha aperto per l'ultima volta. “Tutti sanno – aggiunge – che non è una scelta che dipende dal Comune”, ma che questo “si trova a dover restituire una strada che da oltre vent'anni è indicata come quella utile al passaggio del mezzo di trasporto di massa veloce. Siamo arrivati a fine percorso e la Tua ne ha legittimamente chiesto la restituzione. Il nostro compito e quantomeno il mio in qualità di assessore al commercio, è quello di liberare la strada anche per la sicurezza degli operatori. Siamo dispiaciuti – ribadisce -, noi non vogliamo creare problemi a chi lavora in città, ma ci sono degli obblighi”.

Parole quelle di Cremonese con cui replica alla protesta svoltasi oggi all'angolo di via Cavour in occasione dell'ultimo giorno di mercato e che ha visto la partecipazione di tutte le opposizioni di Palazzo di Città. Proprio a loro si rivolge l'assessore comunale dicendosi sconcertato dal fatto che oggi protestano quando invece anche l'ultima amministrazione “come tutti i sindaci che si sono succediti, ha portato avanti atti che andavano nella direzione della realizzazione della filovia”. A loro e tutti quelli che si oppongono chiede, visto che sono stati 16 i progetti redatti con alla fine quello dello spacchettamento in tre ritenuto il migliore dagli operatori precisa, di presentare eventuali progetti alternativi per realizzare un mercato unico in centro “che garantisca la sicurezza: siamo pronti a recepirli”. Questo anche alla luce del fatto che, prosegue Cremonese, farlo un mercato unico in centro sarebbe praticamente impossibile per i troppi problemi che rischierebbe di causare a residenti, trasporti pubblici e trasporti privati.

“Il Comune ha agito per tempo – rimarca -. Abbiamo fatto circa venti riunioni con le associazioni di categoria, gli operatori e con la maggioranza per trovare le soluzioni possibili”. Tra le 16 proposte, ricorda, c'era anche quella di un unico mercato nel parcheggio dietro Le Naiadi. Proposta “che non ha trovato la condivisione degli operatori. Di qui lo spacchettamento sottoposto ed accettata dalle associazioni di categoria in quanto unica strada percorribile”.

Un tema su cui interviene anche l'assessore comunale al Verde Gianni Santilli annunciando che si starebbe lavorando per cercare di ridurre da tre a due le nuove aree di mercato appena sarà possibile e riferendo anche di altre due ipotesi scartate: quella di spostare tutto sulla riviera rivelatasi però “impraticabile”, spiega perché sopratutto in estate “diventa una direttrice del traffico molto frequentata”, ma anche perché in inverno farebbe troppo freddo stando proprio di fronte al mare; e quella di via Cadorna non ritenuta idonea dalla polizia locale e perché unica strada di collegamento tra la Nazionale Adriatica Nord e viale Kennedy.

Da parte loro gli operatori proprio nel giorno dell'ultimo mercato hanno annunciato un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) contro Tua per l'elettrificazione che partirà il 15 gennaio e che dunque è stato uno degli elementi che ha portato alla sua definitiva soppressione. “Non è una questione di sostenere o non sostenere – risponde Cremonese -. Il fatto che lì debba passare la filovia si sa da circa vent'anni e ci sono stati tanti ricorsi. Il Comune non entra nel merito di questo. Il discorso è stato portato avanti da tutti i sindaci che si sono succeduti in questi anni. Il sindaco Carlo Masci è quello che lo conclude. Noi – prosegue – non abbiamo i mezzi per intervenire in una vicenda che dura da vent'anni, siamo parte terza, ma abbiamo l'obbligo di restituire l'area per far partire l'elettrificazione e mettere in funzione la filovie e quello di tutelare gli operatori che ci lavorano”.

Ora che la delibera sullo spacchettamento che prevede la realizzazione dei tre nuovi mercati nel parcheggio del Bingo, in via Diaz e nel parcheggio di via Raffaello-via Spiga, mancano le assegnazioni perché possano partire nella forma sperimentale della durata di un anno. “Il nostro input è quello di portare a termine tutto il prima possibile. In questi giorni si sta provvedendo all'assegnazione in base alla graduatoria. Noi – conclude l'assessore comunale – non vogliamo far perdere nemmeno un giorno di lavoro. Entro quindici-venti giorni tempo permettendo potremmo essere in grado di far ripartire il mercato”.

Gli operatori dunque dovrebbero occuparli, se tutto andrà secondo le previsioni, entro la fine di gennaio o al massimo i primi di febbraio.

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