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Martedì, 30 Aprile 2024

VIDEO | Riserva dannunziana, entro cinque mesi la rimozione di tutte le piante distrutte dall'incendio: poi l'accorpamento

Il cantiere ha aperto ufficialmente i battenti dal comparto 5 e toccherà anche il 4 e il 3: nessun problema per la viabilità e massima tutela per i pini appena nati assicura l'assessore Gianni Santilli. L'intervento è propedeutico all'apertura di via Pantini dove sarà rifatta la recinzione. Il sindaco: "La pineta rinascerà"

Entro cinque mesi tutte le piante della riserva dannunziana distrutte e dunque morte a seguito del devastante incendio del primo agosto 2021 saranno rimosse. Il cantiere che si paventava potesse aprire già a ottobre ha ufficialmente aperto i battenti con nel frattempo anche la pubblicazione della determina con cui si invitano le ditte a presentare le loro offerte per il rifacimento della recinzione che affaccia su via Pantini. Strada questa di cui si prevedeva l'apertura un anno fa e che dovrebbe diventare fruibile nelle prossime settimane e cioè quando proprio gli alberi morti che affacciano su di essa e che dunque rappresentano un pericolo per il traffico veicolare, saranno rimossi.

A entrare nel dettaglio del progetto di rimozione per cui è stato necessario attendere due anni per far sì che i pini bruciati rilasciassero le loro pigne così che i semi attecchissero al terreno per far rinascere la pineta di domani, sono il sindaco Carlo Masci e l'assessore comunale al Verde e i Parchi Gianni Santilli. Lavori che, sottolinea quest'ultimo, non creeranno problemi alla viabilità dato che si svolgeranno all'interno per poi spostare il materiale ligneo, una volta che tutto sarà raccolto, nell'area antistante il tratto di via della Bonifica che sfocia su via Ignazio Silone. Proprio lì è stato infatti realizzato il percorso che gli addetti alla rimozione seguiranno: un percorso, spiega Santilli, pensato per non danneggiare ciò che già sta rinascendo. 

Un intervento da circa 300mila euro. “Ora inizia l'abbattimento di tutte le piante morte salvaguardando tutte le piantine che stanno rinascendo. Un percorso già predisposto quello da seguire con il mezzo già all'interno del comparto 5. Un percorso fatto proprio per indicare la strada corretta da seguire – ribadisce l'assessore comunale – ed evitare che le piantine rinate vengano calpestate”. Esemplari giovanissimi che sono stati “marcati” con delle bandierine azzurre proprio per renderle visibili a chi dovrà eseguire l'intervento.

Si parte dunque dal comparto della riserva integrale, ma la rimozione proseguirà anche nel comparto 4 e nel comparto 3 con i lavori complessivi, come detto, che saranno terminati entro quattro o cinque mesi.

Che la rimozione degli alberi sia propedeutica all'apertura di via Pantini lo conferma proprio l'assessore comunale. Rimosse le piante pericolose, lo specifica anche Masci, la nuova viabilità potrà diventare effettiva con il via definitivo all'accorpamento della pineta dannunziana della cui bellezza, una volta rinata, potranno godere le future generazioni.

“In realtà – dichiara il sindaco – l'operazione per la rinascita della riserva dannunziana è partita due anni fa e cioè un minuto dopo l'incidendo. Ci siamo rivolti ai massimi esperti italiani per far sì che potesse risorgere”, sottolinea ribadendo che proprio da loro arrivò il suggerimento, seguito, di attendere quei due anni per far sì che il terreno diventasse la dimora delle piante del domani. “Noi due anni abbiamo aspettato e ora iniziamo i lavori per eliminare le piante morte che nel frattempo hanno continuato a svolgere il loro lavoro. Vedremo quanti pini sono nati dall'inseminazione naturale e poi, eventualmente, saranno messe a dimora piante autoctone perché qui si possono piantare solo piante dello stesso gene dei pini che già ci sono. Un'operazione molto complessa – tiene a precisare -, ma seguita dai massimi esperti. La pineta rinascerà: è quello che abbiamo sempre voluto e quello che vogliono tutti i pescaresi”.

Con l'avvio della rimozione degli alberi della riserva, in sostanza, il progetto di riqualificazione di tutta l'area sud che si completerà con l'abbattimento dello svincolo a trombetta, prende concretamente il via. Una volta finiti i lavori, infatti, si procederà con l'accorpamento della riserva chiudendo via della Bonifica e il traffico che defluirà definitivamente su via Pantini, ultimo tratto della cosiddetta "strada pendolo". “C'è un grande intervento da fare salvaguardando le piantine rinate – conclude Santilli – Noni ci teniamo a riportare la pineta all'antico splendore, quello che aveva prima del maledetto incendio del 2021”.

Insieme all'assessore e il sindaco a presentare l'intervento sono stati anche il vicepresidente dell'ordine degli Agronomi di Pescara Francesco Cellini che è responsabile della sicurezza dell'intervento, il direttore dei lavori e progettista Giuseppe Farina e il rup (responsabile del procedimento unico) Elvio Di Paolo.

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