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Esplode il malcontento di gestori e proprietari dei centri sportivi abruzzesi

Per tale ragione, sabato 23 maggio oltre 50 operatori si ritroveranno per stilare un protocollo da presentare alla Regione Abruzzo per agevolarla "a farci ripartire in assoluta sicurezza". In caso di mancata accettazione, si valuteranno eventuali forme di protesta

Esplode il malcontento di gestori e proprietari dei centri sportivi abruzzesi, dove si praticano discipline agonistiche di squadra quali calcio a 5, a 7, a 8 e a 11, basket, tennis e pallavolo. Ecco, infatti, cosa si legge in una nota:

"Sono 75 giorni dal’inizio della pandemia in cui ci hanno costretti a chiudere, inizialmente eravamo d’accordo per spirito di responsabilità, oggi non siamo più disposti a tenere chiusi i cancelli dei nostri centri sportivi considerato il fatto che l’intera regione Abruzzo nonché l’Italia è ripartita".

Per tale ragione, sabato 23 maggio oltre 50 operatori si ritroveranno per stilare un protocollo da presentare alla Regione Abruzzo per agevolarla "a farci ripartire in assoluta sicurezza". In caso di mancata accettazione, si valuteranno eventuali forme di protesta.

La situazione è chiara e, per certi versi, paradossale: "Mentre nei parchi assistiamo a partitelle tra amici, a noi gestori dei centri sportivi non è concesso di riaprire né veniamo presi in considerazione dalle varie istituzioni sia sull’eventuale riapertura e tantomeno per agevolazioni economiche, mentre le spese corrono senza sosta".

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