C'era da aspettarselo dopo le ultime operazioni messe a punto dal Pescara all'hotel Sheraton di Milano. L'organico perde pedine importanti e qualche giovane di prospettiva in cambio di soldi che non sono stati reinvestiti per rafforzare la squadra.
La politica di Daniele Sebastiani non cambia nella logica e nei movimenti di mercato. Ma ora la tifoseria, ormai stanca della gestione portata avanti in questi anni, perde la pazienza ed inscena le prime forme di contestazione.
Da ieri sera, su via Pepe, campeggia un lungo striscione con espressioni offensive rivolte al presidente e al calciatore Alessandro Bruno, colpevole soltanto di essere imparentato con lui.
Si prevede dunque una dura presa di posizione da parte del nucleo del tifo organizzato. Il posticipo di lunedì 3 febbraio con il Cosenza si giocherà in un ambiente piuttosto turbolento, con possibile contestazione sugli spalti.