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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Pescara, inizia la terza Zemanlandia: "Devo qualcosa a questa piazza"

La presentazione ufficiale del boemo: "Dissapori con Sebastiani? No, ci ero rimasto male dopo l'esonero. Ma è acqua passata. Ora lavoriamo per il terzo posto"

La terza Zemanlandia ha aperto i battenti. Dopo il primo approccio con la squadra, una chiacchierata nel chiuso degli spogliatoi e una seduta leggera (attivazione e lavoro di possesso palla) aperta da qualche sua solita battutina per rompere il ghiaccio, Zdenek Zeman è stato presentato all'Ekk Hotel dal presidente Sebastiani e dal ds Delli Carri. Da oggi, il boemo sarà in campo per preparare il debutto di sabato pomeriggio all’Adriatico contro la Juve Stabia (14.30). Sarà la prima uscita e sarà già indicativa per capire quali saranno le sue scelte di formazione, che determineranno le nuove gerarchie del Pescara da qui a fine stagione.

“Torno volentieri a Pescara: a parte i ricordi belli di tanti anni fa, è un bel posto in cui si può lavorare bene – apre l’affollatissima conferenza stampa il 75enne tecnico di Praga – . Si può fare calcio in un certo modo. Ho rifiutato tante offerte in questi mesi perché io voglio fare cacio in un posto in cui so che è possibile farlo secondo le mie idee. Mi aspetto sostegno di società e tifosi, che per noi sono importanti. Questo è un ambiente abbastanza concentrato sulla sua squadra di calcio. Dobbiamo essere noi sul campo, con le prestazioni e i risultati a riportarli allo stadio e ad aiutarci per crescere. L'estate avevamo parlato, ma avevo dato una parola d’onore al Foggia e per quello sono rimasto fermo. Ho ricevuto offerte che non mi andavano a genio. Non volevo ripetere l’ultima esperienza di Foggia. Con il Pescara ero rimasto male dopo gli avvenimenti della mia ultima esperienza, ma avevo voglia di tornare: penso di dover ancora dare qualcosa ai pescaresi”.

Un primo allenamento conoscitivo, prima di tornare ai famosi gradoni: “Volevo vedere le caratteristiche dei ragazzi e la voglia di fare. Il primo giorno è sempre così, spero mantengano la voglia di migliorarsi come gruppo e come singoli che ci hanno messo oggi. Di questa squadra avevo un’idea positiva dopo la partenza del campionato. Ma ho visto l’ultima partita ed è chiaro che ci sia qualcosa che non va. Speriamo di risolvere i problemi. Perdere si può, ma giocare senza arrivare in porta non è accettabile da una squadra di vertice. Spero sia solo una fase passeggera e che i ragazzi vogliano uscire da questa situazione. I giocatori dicono che stanno tutti bene, se così fosse dovrebbero volare in campo. Se è vero, dovranno farcelo vedere…”.

Il boemo ha un’idea precisa anche della situazione attuale del girone C: “Ci sono Catanzaro e Crotone che sono superiori a tutti, con due, tre giocatori che fanno la differenza: per quello sono scappate. Il Foggia? Non ne parlo, ma se ha quei punti, significa che li ha meritati. Noi dobbiamo cercare di arrivare nel miglior modo possibile, che oggi è il terzo posto. Ma non lo ritengo decisivo. Alla squadra un lungo riposo può anche non fare bene. Non è che voglio arrivare settimo o ottavo, sia chiaro… un vantaggio c’è, anche nella gestione dei cartellini. Io vorrei arrivare terzo, spero che la squadra abbia lo stesso obiettivo. Per riuscirci, dobbiamo lavorare tanto”.

Sui rapporti con il presidente Sebastiani, Zeman tira dritto: “Io non avevo dissapori con nessuno: ci ero rimasto male per l’esonero. E’ successo, punto. Il futuro? Io vorrei stare qui, ma non dipende solo da me. Dipende anche da quello che faremo con la squadra. Per quanto mi riguarda, mi piace fare calcio e Pescara è per me la città ideale per farlo. Fin quando avrò questa voglia, continuerò ad allenare”.

Tante scelte in attacco per il suo Pescara. A partire dalla scelta del bomber: Lescano o Vergani? “Sono due centravanti, con caratteristiche diverse. Lescano più da area di rigore, Vergani può giocare anche fuori. Ci possono essere anche altri tipi di giocatori lì al centro (Cuppone, ndc). Rispetto all’anno della promozione in A, forse stavolta siamo in troppi, a livello di buoni giocatori. Le scelte non saranno facili. Merola? E’ un buon giocatore, a inizio stagione mi ha chiamato e mi ha chiesto: “Vado a Cosenza o a Pescara?”. Io gli ho detto subito: Pescara. E ovviamente lui ha scelto Cosenza. Non capisco perché tutti i ragazzi abbiano fretta di arrivare a certi livelli, senza capire che ci sono dei passaggi… Brosco? Era un ragazzino, oggi ha tanta esperienza e speriamo che gli torni entusiasmo e voglia di migliorarsi”.

Il nuovo staff del Boemo

Lo staff di Zeman in questi quattro mesi di lavoro sarà composto da Diego Labricciosa, match analyst, Luca Aprile, preparatore dei portieri, e un vice che deve ancora essere nominato ufficialmente dalla società: non sarà lo storico secondo Cangelosi, che sta allenando la Casertana in D, e neanche l’ex tecnico della Primavera, Pierluigi Iervese, ma l’ex Foggia Bucaro. “Capisce quello che voglio, tanto quanto Cangelosi”.

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