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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Pescara - Stroppa: c'eravamo tanto amati (forse)

Stroppa non è riuscito a far dimenticare il calcio spumeggiante visto con Zeman ed ha pagato la sua e l'inesperienza di troppi giocatori. Una storia d'amore mai veramente esplosa e finita come peggio non si poteva

E' finita a Siena, come peggio non si poteva, l'avventura di Giovanni Stroppa sulla panchina del Pescara. Il tecnico lodigiano, che avrebbe dovuto portare nelle intenzioni della società, e in particolar modo del Presidente Sebastiani, un calcio frizzante, propositivo e che favorisse l'esplosione dei ragazzi più talentuosi presenti nell'organico, i vari Quintero, Weiss, Vukusic, Bjarnason e Cosic, si è arenato sin dalle prime battute.

Partito con un'idea di calcio, il 4-3-3 di Zemaniana memoria, Stroppa si è incartato cambiando troppo spesso sia gli interpreti che il modulo.

Al 4-3-3 si è alternato il 4-2-3-1 senza mai dare continuità ad un asse ben definito di calciatori. Nelle ultime tre giornate, infine, i biancazzurri si sono schierati con la difesa a 3. Se con il Parma l'esperimento ha fruttato i 3 punti, con la Juventus e con il Siena la linea è stata disastrosa.

Oltre ai troppi e infruttuosi cambiamenti tattici, Stroppa, e forse questa la cosa più grave che gli è stata sempre imputata dai giornali e tifosi, non è riuscito a tirar fuori dai suoi quella cattiveria agonistica, quell'animus pugnandi necessario per poter lottare per un obiettivo difficile come la permanenza in serie A.

Detto ciò il tecnico lodigiano è stato un vero e proprio signore: c'ha messo sempre la faccia e, cosa rara di questi tempi, ha fatto un passo indietro quando ha ritenuto che la squadra non lo seguisse più. Il tecnico Stroppa è stata un scommessa persa dalla società, l'uomo ha sicuramente dimostrato di avere gli attributi e le carte in regola per poter reggere le pressioni di una piazza che, non l'ha mnai sostenuto a pieno, nonostante fosse un tecnico venuto dalla Lega Pro e avesse a disposizione una squadra infarcita di giovani di talento ma forse troppo inesperti e acerbi per la massima categoria. 

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