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Calcio Stadio / Viale Pepe, 41

Pescara-Sassuolo 1-3 | La domanda è: ma era proprio il caso di disputare questa gara?

In curva nord all'Adriatico il ricordo della tragedia dell'hotel Rigopiano. Donatelli: "Si sarebbe potuto evitare di giocare, ma non è una situazione che è dipesa da noi". Ennesimo ko per il Delfino: segna Matri, pareggia Bahebeck, ma poi Pellegrini e ancora Matri ci stendono

Davvero surreale l'atmosfera che si respirava oggi pomeriggio allo stadio Adriatico, dove Pescara e Sassuolo si sono ritrovati faccia a faccia dopo le polemiche per la vittoria dei biancazzurri a tavolino nella gara d'andata. In campo c'era anche l'ex di turno, Alberto Aquilani. Il tecnico del Delfino Massimo Oddo, in tribuna perchè squalificato, l'aveva detto: "Dopo la tragedia dell'hotel Rigopiano sarebbe stato meglio non giocare". E in effetti, al di là del risultato che ancora una volta non ha sorriso agli abruzzesi (è finita 1-3), questa partita non è stata bella per tanti motivi, e dunque poteva essere rinviata.

Lo striscione dei tifosi: "Rispettiamo il dolore" - Anche i tifosi del Pescara, all'inizio della gara, hanno ricordato il dramma della vicina Rigopiano. In curva nord è stato esposto uno striscione su cui era scritto: "Non si può tifare e far finta di niente. Rispettiamo il dolore della nostra gente". Un'altra scritta recitava: "Oggi il silenzio è un dovere". Proprio ieri gli ultras biancazzurri erano andati a spalare la neve come volontari a Montebello di Bertona e Manoppello, colpiti dal maltempo dei giorni scorsi.

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