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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

"Pescara, occhio alle rivali per la B. Plizzari? Il top per la C"

Intervista a Gianluca Pacchiarotti, il "Puma", ex portiere biancazzurro degli anni '80: "Zeman ottima scelta, ha riportato entusiasmo con la sua filosofia di calcio"

Gianluca Pacchiarotti fa le carte al finale di stagione del Pescara. E guarda ai play-off con fiducia. L'ex numero uno del Delfino negli anni '80, ancora oggi il più giovane portiere ad aver debuttato in serie A (lo fece a 16 anni all'Adriatico), continua instancabile il suo lavoro di maestro delle nuove generazioni di portieri in giro per l'Abruzzo. A quasi 60 anni, il "Puma", come lo chiamano tutti nell'ambiente, non ha perso la passione per il calcio e per il suo amatissimo ruolo. All'ex portiere del Pescara abbiamo chiesto un giudizio su due attuali eredi biancazzurri, Plizzari e Sommariva: “Plizzari ha un background che parla da solo, è partito con prospettive di carriera per stabilizzarsi in serie A, come suoi colleghi come Vicario o Provedel. Ha avuto qualche problema che lo ha bloccato, in B ha giocato poco e ha perso qualcosa. Ma è un profilo che in C può fare bene, lo ha dimostrato in una piazza importante come Pescara. Il Pescara ha acquisito il suo cartellino e questo lo fa stare sereno. Peccato che sia un po' incline agli infortuni, spero che possa superare questa fase. Sommariva ha avuto alti e bassi, sembra leggermente inferiore rispetto a Plizzari. Con tutto il rispetto per lui, speriamo che Plizzari recuperi perché è una garanzia in questo campionato”.

Il cammino del Pescara in questa regular season com'è stato? "Il Pescara ha fatto un torneo in tre fasi. La prima, in cui ha fatto vedere importante solidità difensiva, culminata con la partita contro il Catanzaro, che ha fatto perdere certezze a tutti. Da lì sono iniziate anche le diffcoltà difensive e c'è stato un calo notevole. Nella seconda fase il caso Lescano ha condizionato il cammino. L’attaccante italoargentino è un giocatore importante, difficile capire perché sia finito addirittura fuori squadra. L’esonero di Colombo, pur riconoscendo a lui tanti meriti ad inizio stagione, ha portato al ritorno di Zeman. Con il boemo si è rivisto un entusiasmo diverso, e questo è un fattore importante nel calcio. Una mossa non solo tecnica e tattica, ma anche ambientale e mediatica. Lescano si è sbloccato, con Merola ora costituisce una coppia importante che fa bene sperare: merito di Zeman che ha ricreato l’atmosfera giusta con il suo modo di vedere il calcio. A parte, ovviamente, i casi di Messina e Taranto. La cosa più importante per il boemo è stata recuperare il miglior Lescano”.

Adesso si attendono i play-off: "Ci sono le basi per fare bene ai play-off. La sosta è utile per mettere a punti condizione atletica e schemi. Inizia un secondo campionato e serve avere gamba. Ma occhio alle possibili rivali. Il Pordenone è costruito per vincere, ci sono corazzate come Vicenza e Padova. Poi Gubbio e Pontedera, possibili rivelazioni. Saranno play-off molto interessanti. Si sta creando la giusta attesa e questo fa bene all’ambiente”.

Il prossimo 30 agosto Pacchiarotti compirà 60 anni, un’occasione per guardarsi indietro dopo tanti anni di calcio e fare un bilancio: “Il mio percorso di allenatore dei portieri nei dilettanti mi ha portato a vincere tutti i campionati: dall’Eccellenza alla Terza categoria. Non solo: ho conquistato anche tre Coppe Italia di Eccellenza, una di Promozione e due di Prima categoria. Oltre a diversi campionati giovanili. Sono contento di aver lavorato con tanti protagonisti del calcio giovanile, come Giovanni Mincarini, Antonio D’Attilio, Luca Pelaccia, Massimo Giannetti, Roberto La Selva e Antonio Ferrone, tutti personaggi che dimostrano quanto in Abruzzo ci sia una bellissima cultura di calcio giovanile. E ho scoperto il mondo del calcio femminile grazie al Chieti Calcio Femminile, una bellissima realtà”.

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