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Perugia-Pescara 2-2 | Un Delfino indecente pareggia sul filo di lana

I biancazzurri al Curi stanno vincendo ma, dopo pochi minuti, si fanno raggiungere da un avversario in dieci e rischiano poi persino di perdere, salvandosi in zona Cesarini. Non ci siamo

Una squadra che sta vincendo ma che, dopo pochi minuti, si fa raggiungere da un avversario in dieci e rischia poi persino di perdere, salvandosi  in zona Cesarini. E' questo il Pescara che è andato in scena oggi pomeriggio al Curi di Perugia. Una prestazione indecente, con un organico che ha presto gettato alle ortiche il vantaggio a sua disposizione e che solo per il rotto della cuffia è riuscito a riportare a casa quantomeno un punto.

IL MATCH - Prima azione del Delfino al 15' con Brugman, che su punizione prende in pieno il palo. Un minuto più tardi Pesoli anticipa la difesa umbra sugli sviluppi di un corner ma Maniero non riesce ad approfittarne. Al 23' il capitano si guadagna un rigore per essere stato atterrato in area da Koprivec, che viene espulso. Entra Provedel che indovina la traiettoria di SuperPippo, ma sulla respinta sopraggiunge Memushaj: è 0-1 per gli ospiti.

PAREGGIO E RIBALTONE PERUGINO - Al 34' tocca al Perugia usufruire di un penalty grazie a Pesoli che stende Lanzafame: dal dischetto l'ex Lanciano Diego Falcinelli (quasi un derby per lui) spiazza Aresti e riporta la situazione in equilibrio. Si va a riposo sul risultato di 1-1. Al 9' della ripresa il Grifone riesce addirittura a ribaltare il risultato: scambio in velocità tra Taddei e Nicco, palla al centro dell'area, Fossati si inserisce e gela il portiere con un destro potente.

Nonostante la superiorità numerica, i biancazzurri riescono a farsi del male da soli, e se non si affossano definitivamente è per merito di Maniero, che allo scadere, quando si sta già giocando il recupero, inzucca in porta ben imbeccato da Pasquato per il definitivo 2-2. Così proprio non ci siamo, e mercoledì 24, all'Adriatico contro il Varese, sarà necessario un cambio di rotta per cercare di trascorrere un sereno Natale. Questo è un Pescara senza identità.

NOVANTUNESIMO - Al termine dell'incontro è questo il commento di Marco Baroni: "La squadra è partita bene, ha creato subito delle occasioni da goal ma, nel momento in cui siamo andati in vantaggio in superiorità numerica, incredibilmente siamo usciti un po' fuori dal campo. Questa è una cosa cui dobbiamo assolutamente porre rimedio. Per come abbiamo cominciato la gara, non c'erano i presupposti per andare in sofferenza e rischiare addirittura di perdere. E' cambiato l'atteggiamento e dovremo lavorare per risolvere questa cosa".

Il tecnico perugino, Andrea Camplone, analizza così la prova del Grifone: "Sapevamo che loro erano forti nelle ripartenze ma, nonostante ciò, hanno fatto poco o niente. Credo che oggi la gente non si sia neanche accorta che noi stessimo giocando in dieci. Il Pescara? Se devo essere sincero, non l'ho visto molto bene: la squadra era impaurita".

PERUGIA (4-3-1-2): Koprivec; Del Prete (32’st Fazzi), Goldaniga, Giacomazzi, Crescenzi; Nicco, Fossati, Taddei (26’st Verre); Lanzafame; Perea (25’pt Provedel), Falcinelli. A disp.: Flores, Lo Porto, Rossi, Lignani, Rabusic, Vinicius. All.: Andrea Camplone.

PESCARA (4-4-2): Aresti; Cosic (35’st Zampano), Zuparic, Pesoli, Pucino; Politano (35’st Caprari), Memushaj, Brugman (22’st Pasquato), Bjarnason; Melchiorri, Maniero. A disp.: Fiorillo, Selasi, Da Silva, Pogba, Torreira, Vitturini. All.: Marco Baroni.

ARBITRO: Abbattista di Molfetta (Assistenti: Zivelli di Torre Annunziata – Disalvo di Barletta)

MARCATORI: 26’pt Memushaj (Pe), 34’pt Falcinelli su rig. (Pg); 9’st Fossati (Pg), 47’st Maniero (Pe).

Ammoniti: 28’pt Giacomazzi (Pg), 33’pt Pesoli (Pe), 36’pt Cosic (Pe), 22’st Goldaniga (Pg), 38’st Memushaj (Pe)

Espulsi: 23’pt Koprivec (Pg)

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