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La laurea, un trofeo con il Montesilvano e il Mondiale con la Nazionale: i sogni di Ersilia D'Incecco per il 2024

Ex capitano azzurro, a 35 anni appena compiuti, la fuoriclasse abruzzese, totem del futsal femminile, vuole il massimo anche nel nuovo anno

Final Four in tasca e un 2024 denso di impegni per la fuoriclasse abruzzese del futsal Ersilia D’Incecco, 35 anni compiuti il 10 gennaio e fascia di capitano al braccio del suo GTM Montesilvano. Sogna in grande Ersilia in vista di una seconda parte di stagione ricca di importanti prospettive. La laurea, la volgia di alzare al cielo un nuovo trofeo con il club al quale ha dedicato tutta la carriera e quella finestra azzurra sulla rassegna iridata che non è del tutto chiuso a dispetto delle 35 primavere: il 2024 sarà per lei un anno speciale. comunque vada.
“Non ci era mai successo di non dipendere soltanto da noi per la qualificazione in Coppa Italia, sarebbe bastato un altro gol da parte del Molfetta e ci sarebbe toccato il turno preliminare, ma è comunque un obiettivo raggiunto con tanto sudore e quindi va bene così", le parole di D'Incecco.  La prima pagina sportiva dell’anno è contro la Lazio, una sorta di trampolino di lancio - in uno scontro che è un classico del futsal rosa italiano -  verso i futuri obiettivi che il capitano ha ben chiari in mente.“Laurearmi, di sicuro. Mi mancano pochi esami nel corso di Scienze dell’Educazione e della Formazione e vorrei togliermi questa soddisfazione. E poi vincere qualcosa, che in realtà era un traguardo che avevo già fissato per il 2023 e ora voglio “rispolverare”. Siamo una squadra che negli anni ha conquistato tanto, ma ora è da un po’ che non c’è il nostro nome su un Albo d’Oro ed è una sensazione che mi manca. Un altro augurio per questa stagione? Far sì che non si perdano i valori di sempre, quelli per i quali io ho iniziato a giocare. Bisognerebbe dare la giusta importanza al lavoro di squadra, al rispetto dei ruoli, al rispetto degli accordi e tutto ciò che rende vero questo sport. In molti ambienti tutti questi principi si stanno perdendo e non si riescono più a trasmettere alle nuove generazioni, invece, è proprio da questo che io ripartirei”.
Nel frattempo, a Torres Novas, alcune delle sua compagne biancazzurre hanno tenuto testa per due volte consecutive alle vice-campionesse d’Europa del Portogallo. “Sto seguendo il cammino della Nazionale - dice l’ex capitano Azzurro – e nutro la speranza che possa arrivare all’appuntamento del Mondiale con una rosa forte e competente, per far sì che tutte le ragazze possano dare un contributo vero. Indossare quella maglia è qualcosa di veramente speciale, la maglia Azzurra va onorata e rappresentata al meglio in ogni circostanza, perciò bisogna allenarsi e comportarsi da atlete sempre, per pretendere il meglio e per essere buoni esempi per tutto l’anno”, chiude nel comunicato diramato dal club.
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