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I cani pescaresi non se la passano bene

Dalla ricerca di Legambiente "Rapporto Animali in Città" emerge che la città abruzzese non è particolarmente attenta ai nostri amici a 4 zampe. Solo 33° tra i capoluoghi di media grandezza.

Gli animali da domestici sono diventati veri  e propri membri delle famiglie italiani. Quasi in una su due vive un animale e più di una su tre con un cane o un gatto. Ad affermarlo il ministero della Salute, che evidenzia come questo sia un dato molto positivo, sintomo dell’aumento di sensibilità nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.

Se sono aumentate le famiglie che decidono di adottare un cane o un gatto, crescono anche le esigenze di queste famiglie e dei loro animali e il bisogno di città sempre più a loro misura: spazi aperti attrezzati, connessi da piste ciclabili, a disposizione dei cittadini per giocare e rilassarsi con i propri compagni di vita, efficaci controlli per il buon funzionamento delle regole di civile convivenza, uffici pubblici in grado di offrire informazioni nel caso di ritrovamento di animali in difficoltà ecc. Come si comportano le amministrazioni nei confronti dei nostri amici a quattro zampe?
 
Dal “Rapporto Animali in Città” di Legambiente, giunto alla sua terza edizione, si fa luce sui servizi e le attività che i Comuni capoluogo di provincia offrono ai cittadini che hanno animali d’affezione e per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici. Per ottenere ciò, Legambiente ha inviato un apposito questionario a 104 amministrazioni comunali a cui hanno risposto 81 comuni capoluogo di provincia.
 
In base alle risposte, ad ogni città è stato dato un punteggio da 100 (massimo assegnabile) a 0, costruito sulla valutazione di trentatré indicatori e dal quale è scaturita una classifica nazionale: 30 punti per la qualità complessiva della città; 15 punti per le regole date ai cittadini, attraverso i regolamenti comunali (sei indicatori valutati, più un settimo specifico per i comuni costieri); 43 punti per l’organizzazione complessiva del servizio, attraverso gli elementi di conoscenza acquisiti dal comune, i servizi offerti e l’azione di controllo realizzata (diciotto indicatori valutati); 12 punti per le risorse economiche impegnate, attraverso la spesa procapite e i risultati ottenuti in alcuni servizi essenziali (sette indicatori valutati). I risultati non sono molto buoni: le migliori città, afferma il Rapporto, raggiungono oggi a malapena la sufficienza (60 punti su 100) in un settore che, invece, dovrebbe ottenere punteggi ben più alti considerata la grande presenza di amici a quattro zampe in città.
 
Pescara, nella classifica delle 44 città di media grandezza si piazza solo al 33°posto, con un punteggio di 26,71.Analizzando tre dei più importanti indicatori ovvero la spesa annuale procapite dedicata ai nostri amici pelosetti dichiarata dal Comune, l’attenzione verso l’efficienza e la completezza dell’anagrafe canina ed infine la quantità di spazi dove consentire l’esigenza quotidiana di movimento dei nostri amici animali, la nostra città ha ancora tantissimo da fare.

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