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Lunedì, 29 Aprile 2024
Quartieri Santa Filomena

Santa Filomena, il punto di contatto tra Pescara e Montesilvano

Dalla riserva naturale ai punti di aggregazione, passando per la scuola dell'infanzia e la parrocchia della Visitazione di Maria, viaggio in un quartiere tutto da scoprire. E al quale 15 anni fa Gio' Di Tonno dedicò anche il titolo di un album

Il quartiere di Santa Filomena è senza dubbio il punto di contatto tra Pescara e Montesilvano, essendo situato proprio al confine tra le due città. L'omonima riserva naturale, in tal senso, è un esempio concreto di questa "cerniera", visto che per la parte nord sorge nel territorio comunale di Pescara e la parte sud si trova invece nel territorio di Montesilvano. Istituita nel 1977, è una delle prime aree protette d'Abruzzo.

E oggi i due Comuni lavorano insieme per la valorizzazione della riserva naturale Santa Filomena, vero e proprio serbatoio di biodiversità, vegetale e animale. Come spiega il presidente della Provincia Ottavio De Martinis, "Dagli studi finora effettuati dal reparto carabinieri biodiversità con alcuni professori di Botanica è emersa la presenza di diverse aree di particolare pregio naturalistico che, al fine di una rinnovazione naturale, sono state circoscritte e preservate dallo sfalcio. Al tempo stesso è stata prospettata e condivisa l'idea di una pineta la cui frequentazione e il cui uso non dovranno essere preclusi. La cura e la valorizzazione della biodiversità potranno e dovranno infatti andare di pari passo con le attività ritenute compatibili".

Insieme alla riserva Dannunziana, la riserva di Santa Filomena rappresenta l'ultima area di quella che nei secoli fu una grande pineta che si estendeva lungo tutto il litorale circostante. Al suo interno c'è anche un centro di recupero dei rapaci gestito dalla Forestale.

La sicurezza e la qualità della vita

Per quanto riguarda la questione sicurezza all'interno del quartiere, i cittadini non segnalano particolari criticità: "Vivo in questa zona, in pianta stabile, da una decina d'anni", ci racconta Michele Mastandrea, leader dei 99 Cosse. "Devo dire che qui la qualità della vita è accettabile, perché nonostante sia una zona molto popolare ci sono vari tipi di servizi, centri di ascolto di diverse associazioni, un centro sociale per anziani dove si gioca a carte e, dulcis in fundo, un bel po' di giardinetti disseminati che nel tempo sono stati curati dalle diverse amministrazioni comunali, che a mio parere hanno sempre fatto la loro parte, prima di tutto per quanto riguarda la cura del verde. Poi l'introduzione, in questo quartiere, della raccolta differenziata porta a porta rispetto agli scorsi anni ha ripulito molto la zona che prima qualche problema di conferimento ce l'aveva, con la presenza ad esempio di alcune mini discariche. Anche sotto casa mia a volte se ne trovava qualcuna, ma adesso tali situazioni sono un po' più sporadiche. Insomma, la situazione sotto il punto di vista della salubrità è indubbiamente migliorata. Pertanto la raccolta porta a porta è stata sicuramente una cosa positiva".

Un residente aggiunge: "Questo è un quartiere dove la situazione è buona. Non mi sembra di vedere particolari scenari di micro criminalità. Chiaramente parliamo pur sempre di una zona popolare, non è viale Kennedy ma, tutto sommato, abbiamo visto veramente di peggio. Mancano delle situazioni di disagio evidente". C'è stato anche chi ha raccontato Santa Filomena in musica: si pensi a Gio' Di Tonno, che nel 2008, dopo la vittoria a Sanremo con "Colpo di fulmine" in coppia con Lola Ponce, pubblicò un album intitolato "Santafè", cioè il nome con cui i giovani di Santa Filomena amavano chiamare affettuosamente il loro quartiere. Non manca, ovviamente, anche un riferimento spirituale, che in questo caso si identifica con la parrocchia della Visitazione di Maria in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 40.

La scuola dell'infanzia e la socializzazione

La scuola dell'infanzia, poi, è un presidio di integrazione: "È vero - conferma una donna - Molti residenti portano qui i ragazzi, e anche questo è un fattore di integrazione perché ci sono bambini cinesi, africani e sudamericani. La loro presenza non è in sovrannumero rispetto a quello che può succedere in altri quartieri e mi sembra tutto abbastanza "proporzionato" rispetto alle dimensioni delle varie classi. Un fattore positivo, perché ciò senza dubbio favorisce lo scambio tra culture diverse".

Anche i servizi e le attività sportive la fanno da padrone, con il risultato che la socialità viene spesso favorita: "È un quartiere che si può percorrere tranquillamente a piedi, tant'è vero che, quando non suonano il "liscio" in un circolo situato qui dietro, c'è grande tranquillità d'estate", ci fa notare un ragazzo. "Oserei dire che, quando non ci sono le scuole, da queste parti è quasi un mortorio, però è pieno di gente che va in giro tranquillamente a piedi perché qui trovi qualsiasi cosa, e tutto è a portata di mano: i vari servizi, tutti gli esercizi commerciali... a me sembra che non manchi proprio niente a Santa Filomena. E poi ci sono luoghi dove fare sport, campi di basket, aree per lo sgambettamento dei cani... insomma, c'è un po' di tutto, non mi sembra un quartieraccio, anzi!".

Il quartiere di Santa Filomena

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