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Politica Portanuova / Viale Pindaro

La Provincia mette in vendita la caserma dei vigili del fuoco, il consigliere Giampietro: “Grave il disinteresse del Comune”

Il consigliere provinciale Piero Giampietro chiedeva di eliminare il fabbricato dalle alienazioni, ma la cosa più grave sarebbe la mancata risposta dell'ente alla lettera con cui il presidente De Martinis nel 2022 chiedeva di un suo eventuale interesse all'acquisto: "Si rischia il tramonto del camus universitario e i vigili de fuoco meritano una caserma sicura e logisticamente migliore"

C'è anche la caserma dei vigili del fuoco di viale Pindaro tra i 14 beni immobiliari che la Provincia ha intenzione di vendere nel corso del 2024 nell'ambito del piano triennale delle alienazioni. Si tratta del fabbricato di maggior valore tra quelli che compaiono nell'elenco per un totale di 4milinoi il cui valore è stimato in 4 milioni 545mila euro.

Se l'acquisto dovesse esserci, a meno che non sia proprio l'ateneo a comprarlo, il progetto di fare di quello spazio un ulteriore tassello del polo universitario come previsto dal Masterplan, tramonterebbe definitivamente.

La lettera del presidente della Provincia al Comune del 28 febbraio 2022 e la richiesta di un eventuale interessamento all'acquisto

Proprio per questo il consigliere provinciale Piero Giampietro (Pescara Provincia) ha presentato un emendamento con cui chiedeva di eliminare la caserma dai beni alienabili. Se c'è una responsabilità però, sottolinea, questa non sarebbe da ricercare nella decisione della Provincia, ma nel fatto che il Comune secondo quanto sarebbe stato riferito dal presidente Ottavio De Martinis, non avrebbe risposto alla lettera con cui gli chiedeva se fosse interessato lui all'acquisto della caserma. Una lettera inviata il 28 febbraio del 2022. Una lettera in cui De Martinis spiegava le ragioni della decisione di alienare quei beni.

“Questo ente – scriveva – mette a disposizione di versi immobili di proprietà siti in Pescara in favore di enti pubblici, ministeri e associazioni del terzo settore provvedendo a pagare l'Imu per svariate migliaia di euro”. La Provincia, aggiungeva, “pur in carenza di fondi, si trova a dover affrontare problemi di manutenzione straordinaria di rilievo non più sostenibili. Per quanto sopra, l'ente è addivenuto alla decisione di alienare alcuni beni a prezzo di mercato. A tal proposito – concludeva De Martinis – si chiede se codesto ente possa essere interessato all'acquisto degli stessi anche in considerazione del fatto che entrando direttamente nel patrimonio comunale, gli stessi sarebbero esenti dall'imposta Umi e potrebbero costituire una risorsa da valorizzare”.

Il consigliere provinciale Giampietro: "Se dovesse acquistare il ministero si creerebbe un tappo allo sviluppo dell'università"

Il rischio ora, rileva Giampietro, è che sia il ministero che per tenere lì la caserma paga un canone, a comprarla definitivamente lasciando proprio lì la collocazione dei vigili del fuoco. Qualora accadesse “si creerebbe un tappo allo sviluppo dell'università – aggiunge il consigliere provinciale - È una battaglia storica quella che la città sta portando avanti per dare ai vigili del fuoco una caserma più dignitosa e in una posizione logistica migliore recuperando un'area che si è immaginata come l'area di sfogo del polo universitario”. Una scelta anche “fuori tempo” dato che tra tre anni, rimarca il consigliere provinciale, nascerà la Nuova Pescara e si potrebbe trovare il luogo ideale per realizzare la nuova caserma.

L'emendamento con cui chiedeva alla Provincia di non alienare il bene 

Nel suo emendamento Giampietro sottolineava come il fabbricato che ospita oggi la caserma e che ora sarà messo in vendita “insiste in un'area che il Comune di Pescara ha inserito nel Masterplan del polo della conoscenza, quale principale nucleo di espansione del polo Pindaro dell'università d'Annunzio. L'alienazione a privati di questo sito comporterebbe la privazione dell'ateneo di quello che attualmente si configura come unico elemento sul quale poggiare progetto di espansione della struttura al servizio degli studenti e della comunità universitaria in generale, assieme al vicino parco dell'ex caserma Di Cocco”. Per questo con l'emendamento chiedeva alla Provincia che è titolare del pene, di partecipare “attivamente al processo di espansione dell'ateneo, evitandone la vendita ai privati che comprometterebbe la spinta dell'ateneo alla ricerca di soluzioni alternative agli investimenti del polo universitario che insiste nel territorio provinciale”.

Giampietro sulla mancata risposta del Comune: "Prova di disinteresse, ma i vigili del fuoco meritano una caserma più sicura e l'università il suo campus"

Nel ricordare che l'università ha da sempre l'intenzione di espandersi come la complessa e criticata della vicenda dell'ex Cofa dimostra, Giampietro rileva come un tentativo di coinvolgimento del Comune da parte della Provincia ci sarebbe stato dunque stato vista la lettera inviata proprio da De Martinis nel 2022 e alla quale non si sarebbe data risposta

 “I vigili del fuoco hanno diritto a una caserma più sicura e logisticamente più funzionale, meglio collegata con asse attrezzato e circonvallazione, e il polo universitario di viale Pindaro ha bisogno dell’area attualmente utilizzata dalla caserma per diventare un vero e proprio campus. Vendere quest’area al ministero vuol dire ipotecare lo sviluppo della città universitaria e mettere la parola fine alle ipotesi di delocalizzare la caserma anche in vista di Nuova Pescara – incalza il consigliere provinciale -. Ho presentato l’emendamento per eliminare la Caserma dal piano delle alienazioni della Provincia, purtroppo respinto dalla maggioranza, ma ritengo particolarmente grave che il sindaco Masci fosse al corrente di questo rischio fin dal 2022 e, da quanto ci è stato riferito, non abbia mai risposto alla richiesta della Provincia, dimostrando disinteresse e agevolando nei fatti l’avvio della dismissione. Sarà necessario – conclude - attivare tutti i livelli perché ai vigili sia data una caserma migliore e si salvaguardi l’area per inserirla nel contesto del campus universitario”.

L'elenco dei beni inseriti nel Piano della Provncia per l'anno 2024

  • Lotto terreno (ex maneggio) di Cappelle sul Tavo 100.000 euro
  • Casa cantoniera (appartamenti 1+1) con terreno annesso a Catignano 111.181 euro
  • Immobile via Caboto (Pescara) 570.000 euro
  • Caserma dei vigili del fuoco (Pescara) 4.545.000 euro
  • Relitto stradale in Picciano 4.000 euro
  • Relitto stradale Montesilvano Colle 8.000 euro
  • Relitto stradale in Bolognano 600 euro
  • Porzione di compendio via Brevigli-ex Napolplast (Pescara) 207.000 euro
  • Terreno per la realizzazione del Biocampus di Cepagatti-Villareia 116.576 euro
  • Fabbricato in via del corso a Spoltore (Casa dela cultura) 130.000 euro
  • Ex casa cantoniera Popoli 85.000 euro
  • Ex casa cantoniera Santa Teresa 180.000 euro
  • Terreno agricolo in prossimità del ponte sul fiume Tavo in Moscufo 85.000 euro
  • Ex casa cantoniera di Moscufo con terreno annesso 80.000 euro
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