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“Treni troppo lenti”, interrogazione di Melilla sulla tratta ferroviaria Pescara-Roma

Ma il consigliere regionale delegato ai trasporti, Camillo D'Alessandro, garantisce: "Bisognava attendere il termine dell'accordo precedente. A partire da dicembre si cambierà marcia"

Il deputato di Sinistra Italiana Gianni Melilla ha presentato al ministro dei Trasporti un’interrogazione a risposta scritta per sapere se corrisponda al vero la decisione di un treno veloce nella tratta Pescara Roma, come  peraltro annunciato, e quali iniziative intenda assumere il Ministero nei confronti di Trenitalia per le scelte di penalizzazione dell'utenza abruzzese.

“Il 12 giugno 2016 – scrive Melilla nell’interrogazione – era la data prevista per un nuovo treno veloce tra Pescara e Roma. Questo collegamento veloce doveva essere la risposta attesa da anni per rilanciare il collegamento ferroviario tra Pescara e Roma: se questo avvenisse, il treno tornerebbe un vettore utile non solo per l'area metropolitana Pescara-Chieti ma anche per le aree interne dell'Abruzzo.

Al contrario, invece, i dati rilevati ci dicono di un ulteriore rallentamento della marcia dei treni: prima del cambio d'orario ( 12.06.2016) il treno 23673 partiva da Pescara alle ore 6.15, per arrivare a Roma alle 9.59; oggi parte alla stessa ora per arrivare alle 10.04 (+5'). Il treno 23679 partiva alle 9.22 e arrivava a Roma alle 12.59; oggi parte alle 9.21 per arrivare alle 13.06 (+8'). Il treno 23685 partiva da Pescara alle ore 14.06 per arrivare a Roma alle 17.59; dopo il cambio dell'orario arriva alle ore 18.04 pur partendo alla stessa ora (+5').

L'Osservatorio della mobilità della Federconsumatori Abruzzo sottolinea come non sia accettabile che i tempi di percorrenza continuino a dilatarsi penalizzando fortemente i pendolari di tale tratta ferroviaria. È' necessario ricordare nel 1970 erano necessarie tre ore e tre minuti per collegare Pescara a Roma Termini e oggi occorre quasi un'ora in più”.

LA REPLICA DI D’ALESSANDRO – Camillo D’Alessandro, consigliere delegato ai trasporti per la Regione Abruzzo, ha replicato a Melilla con la seguente nota in cui garantisce che presto le cose cambieranno: “Siamo perfettamente consapevoli di ciò che abbiamo ereditato ma anche dei cambiamenti che stiamo seminando e che costituiranno la vera svolta insieme alla sanità: un’autentica riforma della mobilità.

Sottoscrivendo il nuovo contratto con Trenitalia – che sostituirà quello precedente – abbiamo preteso di non essere più trattati come regione-Fontamara, e abbiamo ottenuto un collegamento veloce con Roma (3 ore e 10 minuti da Pescara) capace di soddisfare anche le esigenze della Marsica. I treni in partenza dall’Abruzzo arriveranno a Roma Termini. Come è noto, oggi i pendolari sono costretti a scendere a Roma Tiburtina per poi raggiungere – con aggravio di costi e di tempo – il centro.

Abbiamo dovuto attendere il termine dell’accordo precedente, ma da dicembre tutto questo sarà superato grazie al nuovo contratto-ponte che prevede investimenti per nuovi treni su tutto il territorio regionale e penalità per ritardi e disservizi. Tra sei mesi si cambia marcia”.

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