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Sversamenti di liquami, Foschi: "Gestione superficiale inaccettabile"

Si è tenuta oggi la riunione della Commissione Vigilanza e Controllo del Comune durante la quale si è discusso delle procedure relative ai divieti di balneazione in caso di bypass del depuratore

Una gestione superficiale ed approssimativa, inaccettabile, della questione sversamenti di liquami e divieti di balneazione. A parlare è Armando Foschi, a seguito della riunione della Commissione Vigilanza e Controllo del Comune, durante la quale si è parlato degli ultimi 4 episodi di sversamento avvenuto per il bypass del depuratore a causa del sovraccarico per la pioggia.

Assente il sindaco Alessandrini, mentre erano presenti anche il Direttore dell'Arta e due biologhe, che hanno spiegato l'iter che porta ai divieti. In esamen sono stati presi i casi dell'8 e 22 giugno, e del 16 e 23 luglio. E' L'Aca ad allertare il Comune in caso di bypass del depuratore, che avvisa telefonicamente il Comune e l'amministrazione comunale la quale, a sua volta, procede con la richiesta di campionamenti all'Arta, che però rispetta orario d'ufficio e dunque in caso di segnalazioni avvenute nelle festività o fuori dall'orario di lavoro i campionamenti possono essere eseguiti anche fino a 4 giorni dopo lo sversamento.

REVOCATI I DIVIETI LUNGO LA RIVIERA NORD

Foschi poi chiede al sindaco come mai per quattro episodi identici, siano stati adottati provvedimenti differenti: l'8 e il 22 giugno non è stata emanata alcuna ordinanza di divieto, soprattutto nel primo caso quando c'era la prova di nuovo di Ironman.

L' Arta ha ipotizzato che, durante gli sversamenti dell’8 e 22 giugno era ancora in vigore l’ordinanza di divieto di balneazione in via Galilei e via Balilla, e quindi, forse, il primo cittadino non ha ritenuto necessario emettere un ulteriore provvedimento rafforzativo. Affermazione, in realtà, poco credibile visto che, quando in poche ore si sversano milioni e milioni di metri cubi di liquami, non è possibile prevedere se gli stessi raggiungeranno la costa sino a via Galilei o anche oltre, tant’è vero che gli sversamenti del 17 luglio hanno imposto il divieto di balneazione anche a sud, a Fosso Vallelunga

Troppo poco da parte di tre Istituzioni preposte e deputate a difendere e tutelare la salute umana e all’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ tutto questo non basta: a questo punto raccoglieremo i verbali delle ultime sedute di Commissione e andremo a completare un dossier che invieremo alla Procura della Repubblica ponendo quesiti chiari

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