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Sindaci costieri abruzzesi sulle spiagge libere: "Bene il confronto con la Regione, ma ora servono risorse"

L'Anci con il presidente abruzzese D'Alberto ed i sindaci della costa commenta la questione della gestione delle spiagge libere

Apprezzamento per il dialogo attivato dalla Regione con i Comuni costieri per la gestione delle spiagge libere, ma ora occorrono risorse umane e finanziarie per garantire sicurezza e controllo. A parlare è il presidente Anci Abruzzo D'Alberto a nome dei sindaci della costa con la pubblicazione, da parte dell'ente regionale, del protocollo per la gestione delle spiagge pubbliche nell'ambito dell'emergenza Coronavirus.

Le spiagge libere rappresentano 100 dei 145 km di costa e con oltre 2500 kmq di spiaggia da gestire per gli amministratori comunali, che a causa della scarsità di risorse disponibili ora si trovano in chiara difficoltà nell'organizzare tutta la pianificazione relativa agli accessi, distanziamento sociale ed uso dei dispositivi di protezione personale da parte degli utenti.

I Comuni sono oggi l’anello più esposto del sistema istituzionale, la fase è molto difficile perché l'intero tessuto economico è colpito, le imposte su tosap, tari e imu avranno una contrazione importante e i nostri bilanci sono già in sofferenza. I Comuni non possono andare in deficit, il dissesto sarebbe pagato dai nostri concittadini.

Secondo i sindaci, occorre uno stanziamento di fondi da parte della Regione, che ha delegato il controllo del demanio marittimo ai Comuni, per offrire una stagione turistica completa e competitiva, soprattutto nei luoghi delle nostre coste che sono il fiore all'occhiello dell'Abruzzo.

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