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Sentenza discarica di Bussi, Acerbo (Prc-Se): «Loro prescritti, noi avvelenati: ma avevamo ragione»

Il segretario nazionale di Prc-Se commenta la lettura delle motivazioni della sentenza della Cassazione dello scorso 28 settembre

«La lettura delle motivazioni della sentenza della Cassazione conferma la lunga lotta per la verità, la salute e la bonifica che abbiamo combattuto come Rifondazione insieme a cittadini e movimenti nel corso degli anni».
Così commenta Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Prc-Se le motivazioni della sentenza della Cassazione dello scorso 28 settembre riguardante la discarica di rifiuti tossici di Bussi sul Tirino.

Questo quanto aggiunge Acerbo:

«Quando per primo resi noti i noti i dati sull'erogazione di acqua a centinaia di migliaia di persone nel 2007 con una interrogazione parlamentare ricordo che ci fu chi ci denunciò come colpevoli di terrorismo ambientale. E ci fu chi negò l'evidenza dei dati. Sembrava quasi che il problema fossimo noi ambientalisti e non la negligenza della classe dirigente. Un pensiero particolare all'amico comandante Guido Conti che amava la sua terra e voleva difienderla dagli avvelenatori. È triste che come al solito la prescrizione garantisca impunità, ma almeno è definitiva la verità giudiziaria su quello che è accaduto. Noi popolo avvelenato continuiamo a batterci per la bonifica del territorio e un lavoro pulito per tutte/i».

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