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È scontro politico sui fondi per il raddoppio ferroviario della linea Roma - Pescara

Ancora polemiche e botta e risposta a distanza sulla questione dei fondi ministeriali a disposizione per la realizzazione dell'alta velocità ferroviaria sulla linea fra Pescara e la Capitale

Non si placano le polemiche e gli scontri politici a distanza per la questione dei fondi per la realizzazione del raddoppio ferroviario sulla linea Pescara - Roma. Dopo che l'opera è stata stralciata dai fondi Pnrr, dal Governo e dal presidente della Regione Marco Marsilio sono arrivate le rassicurazioni sul fatto che comunque sono a disposizione fondi ministeriali per l'importante infrastruttura. Da settimane però il deputato ed ex presidente della Regione Luciano D'Alfonso sostiene che non vi siano a disposizione risorse per realizzare l'alta velocità ferroviaria, attaccando sia il governo che la giunta Marsilio.

A replicare alle ultime dichiarazioni di D'Alfonso, che parla di 400 milioni di euro dal governo Meloni a fronte di una spesa complessiva che supera i 5 miliardi di euro, è stato il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d'Italia Massimo Verrecchia:

"È comprensibile il ‘deragliamento’ dell’onorevole Luciano D’Alfonso non fosse altro per l’imbarazzo di non aver prodotto nulla sull'importante infrastruttura Pescara -Roma-  durante la sua legislatura quando l’Abruzzo, infatti, è rimasto con il freno di emergenza sempre attivato. Se fosse stato presente, ieri, ad Avezzano avrebbe potuto assistere, D'Alfonso, a quanto dichiarato da chi è chiamato a lavorare con i fatti, ossia gli interlocutori istituzionali preposti che hanno, anche con la loro presenza, ribadito quanto il lavoro sul progetto di potenziamento stia procedendo. Stia tranquillo l'onorevole abruzzese, la velocizzazione della Roma-Pescara va avanti, con il centrodestra a guida Marsilio che continuerà a trasportare la nostra regione fuori dall’isolamento dove lui e il centrosinistra lo avevano condannato".

Nella diatriba si inserisce il consigliere regionale del M5s Giorgio Fedele che replica a Verrecchia sull'incontro avvenuto ad Avezzano sull'argomento ferrovia Pescara - Roma:

“Un incontro che doveva servire per informare la collettività sugli eventuali sviluppi legati alla velocizzazione della tratta ferroviaria Roma – Pescara si è trasformato in una passerella pre-elettorale per il presidente Marsilio e il suo partito. La governance regionale ha utilizzato il nome della Regione Abruzzo per mascherare i propri intenti propagandistici. Tutto studiato nel dettaglio al fine di strappare applausi tra gli intervenuti. Peccato che, dopo non molto, la sala si è svuotata perché evidentemente non tutti erano lieti di farsi prendere in giro. Da Marsilio, infatti, abbiamo ascoltato una ricostruzione di comodo per nascondere le responsabilità del governo nazionale relativamente alla sottrazione dei 620 milioni di euro destinati all’Abruzzo per il potenziamento della linea ferroviaria, di cui 210 milioni destinati alla Tagliacozzo – Avezzano e 124 milioni alla Sulmona – Pratola Peligna. Tutto ciò è inaccettabile”.

“Non c’è stata fornita alcuna spiegazione valida perché, più semplicemente, sul piano tecnico non esiste. La precedente programmazione, redatta da Rfi, sanciva non solo il finanziamento, tra gli altri, della tratta Tagliacozzo – Avezzano, cioè il lotto numero 4, ma ne stabiliva la compatibilità con il PNRR e il termine dei lavori per il 2026. La sottrazione dei fondi precedentemente stanziati dal governo Conte quindi è stata una scelta politica a tutti gli effetti, non dettata da alcun tecnicismo”. 

“Di fronte alla realtà dei fatti al presidente Marsilio non resta che rifugiarsi nella propaganda ma a subirne le conseguenze sono, ancora una volta, i cittadini che vedono sfumare un’occasione irripetibile derivante dai fondi messi a disposizione dal Pnrr che avrebbero consentito di avviare un’opera a lungo attesa. L’Abruzzo ha fatto un passo indietro: se prima avevamo fondi certi e un cronoprogramma ben definito, oggi non abbiamo più alcuna certezza ma solo tanta propaganda da parte del centrodestra regionale"

Verrecchia poi ha voluto a sua volta replicare a Fedele:

“I vertici di Rfi e il commissario straordinario di governo per il potenziamento della ferrovia Pescara- Roma sono venuti in Abruzzo, ad Avezzano, non certo per fare uno spot propagandistico alla maggioranza del governo regionale ma per certificare la serietà dell’opera, in termini procedurali, giuridici e finanziari. Chi, invece, fa propaganda è il consigliere regionale Giorgio Fedele, che sembra tifi anche lui contro il grandioso progetto infrastrutturale: uno scetticismo creato ad hoc al fine di mascherare le gravi inadempienze, sul tema, dei partiti oggi all’opposizione. Non ce la fanno proprio a riconoscere pubblicamente i risultati ottenuti dall’attuale governance regionale ma farebbero bene a non osare troppo con i loro trucchetti da campagna elettorale per non rischiare, domani, di perdere ulteriore credibilità. Il presidente Marco Marsilio ha voluto fortemente quel summit con l’obiettivo di far conoscere lo stato dell’arte del progetto di velocizzazione della tratta e quanto è stato dichiarato resta agli atti e in una diretta streaming, visionabile in qualsiasi momento. È  stata garantita adeguata copertura finanziaria, fase per fase, e sfidiamo Fedele a verificarne passo passo l’attendibilità, a partire dalle gare pubblicate in Gazzetta ufficiale europea per i primi due lotti del potenziamento dell’asse ferroviario Pescara-Roma. Le chiacchiere di Fedele e compagni sono a zero e i gufi di 5stelle e Pd resteranno delusi”.

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