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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sanitopoli un anno dopo: le parole di Venturoni e Del Turco

Ad un anno esatto dall'arresto del Presidente della Regione Del Turco, che aprì l'indagine "Sanitopoli" in Abruzzo, l'attuale assessore Venturoni dichiara: "Abbiamo messo fine alla corruzione nella sanità abruzzese", mentre l'ex presidente rilancia: "Nessuna prova concreta"

E' passato un anno esatto da quel giorno che ha cambiato la storia politica dell'Abruzzo. Il 14 luglio 2008 veniva arrestato all'alba il Presidente della Regione Ottaviano Del Turco, con l'accusa di corruzione, riciclaggio, associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato ed abuso d'ufficio.

Un terremoto amministrativo e politico, nove mesi prima del vero terremoto, battezzato "Sanitopoli".

Oggi, ad un anno di distanza, l'assessore regionale alla sanità Venturoni, del centrodestra, e lo stesso Del Turco hanno rilasciato alcune dichiarazioni importanti riguardo la vicenda giudiziaria ed i risvolti politici nella nostra regione.

Venturoni esprime soddisfazione per il lavoro fatto dalla Giunta Chiodi, soprattutto riguardo il caso Villa Pini, che si è risolto nel migliore dei modi sia per i lavoratori che per l'amministrazione regionale.

"Con la firma dell'accordo fra la proprietà Angelini e la Giunta abbiamo di fatto eliminato il problema della corruzione nella sanità in Abruzzo. Abbiamo fissato il tetto massimo di rimborso a 60 milioni di euro, circa il 30% in meno rispetto ai 100 milioni degli anni precedenti. Una cifra certa, che non potrà subire rialzi sospetti dell'ultimo momento" ha dichiarato Venturoni.

"Dieci anni fa la mia relazione che denunciava i conti sospetti nel bilancio della sanità era profetica di quello che poi sarebbe venuto alla luce, con le note vicende giudiziarie che hanno colpito i vertici del governo abruzzese. Di fatto ora non ci saranno più pressioni delle cliniche private sulla politica. La linea dura avuta con Angelini sarà seguita anche per le altre realtà sanitarie private" ha concluso l'assessore alla sanità.

Del Turco, invece, attacca la magistratura: "Dicevano che c'era una montagna di prove schiaccianti nei miei confronti. Dove sono? Nessuno ne sa nulla. Quando ero in carcere mi sentivo tranquillo e libero, sapevo di essere innocente. E' passato un anno da quel giorno in cui si è voluto costruire volontariamente un mostro, e non mi sembra che siano venute alla luce prove ed accuse reali e fondate." ha dichiarato l'ex presidente.

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