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Coronavirus, Salvatore Marino si associa alle denunce degli avvocati Taormina e Di Carlo

Il candidato sindaco di Chieti si schiera contro il governo italiano per le azioni e omissioni in merito all'emergenza sanitaria causata dal Covid 19. La controversia sta diventando sempre più incandescente

Anche Salvatore Marino si associa, legalmente e politicamente, alle denunce degli avvocati Carlo Taormina e Luca Di Carlo contro Giuseppe Conte e il governo italiano per le azioni e omissioni in merito all'emergenza sanitaria causata dal coronavirus.

La controversia sta diventando sempre più incandescente. Le accuse vengono mosse da Marino, candidato sindaco di Chieti, e dai suoi legali di fiducia. Carlo Taormina collega il numero dei morti nell'epidemia ai 40 giorni di ritardo nel chiudere tutto. Luca Di Carlo, invece, sostiene che "il governo sapeva dello stato di emergenza, ma ci hanno mentito".

Oltre alle querelle giudiziarie vi è anche formale richiesta di una commissione parlamentare per compiere accurate indagini e accertare se sussistano responsabilità e ritardi sui provvedimenti intrapresi dal governo. Nella difficile posizione di Conte, tra i tanti elementi raccolti dai due avvocati, ci sarebbe anche la nota delibera del consiglio dei ministri del 31 gennaio - gazzetta ufficiale n 26 del 01.02.2020.

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