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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

In città 95 attività in più nel 2023, l'assessore Cremonese sui dati Suap: "È una città viva"

Il quadro generale che emerge dai dati Suap 2023 induce all'ottimismo afferma l'assessore comunale commentando i numeri: 377 attività cessate, ma 472 quelle aperte o in cui ci sono stati subingressi con dunque un saldo positivo. "Ogni chiusura è un dolore, ma nel complesso Pescara si conferma capace di attrarre investimenti andando controtendenza"

Nel 2023 sono state 377 le cessazioni di attività a Pescara a fronte di 472 aperture e subingressi per un saldo positivo pari a 95 unità. A fare il punto sui numeri che emergono dai dati Suap è l'assessore comunale al Commercio Alfredo Cremonese che sottolinea come “cessazione” non sia chiusura, ma con questa si possa intendere proprio il subentro di un altra persona che rileva la licenza o comunque l'attività.

Una città che in sostanza, spiega ancora l'assessore comunale, “regge” a una crisi mondiale che non ha risparmiato l'Italia con un dato superiore, rimarca, a quella che è la media nazionale e con tutti i settori che, nonostante tutto, sembrano reggere alle oggettive difficoltà. Parliamo delle cosiddette attività di vicinato, ma anche dell food&beverage, l'elettronica, le strutture ricettive e, ancora e per citarne alcune, le attività di acconciatori ed estetisti.

Pescara dunque si conferma “una città viva, in grado di attrarre investimenti, e che riesce a rispondere in maniera dinamica a una crisi mondiale che ha falcidiato molte attività, a partire dai negozi di vicinato – afferma Cremonese -. Il covid ha avuto un impatto drammatico sul commercio e sull'artigianato, lo stesso si dica dell'aumento impressionante dei costi dell'energia e d'altronde le tante chiusure sono sotto gli occhi di tutti. Ma i dati ci dicono che il tessuto economico pescarese ha le capacità di fronteggiare la crisi e anche di rigenerarsi, senza arrendersi”. Numeri insomma che fanno guardare al futuro con ottimismo, rimarca ancora l'assessore comunale.

I numeri forniti dal Suap

A livello generale per quanto riguarda le cessazioni i valori più alti riguardano la somministrazione di alimenti e bevande, il commercio elettronico per il quale però più alto è il dato delle aperture e gli acconciatori ed estetiste.

Andando a leggere nel dettaglio i dati si vede come le attività di vicinato cessate sono state 194 con 158 aperture con la sofferenza registrata soprattutto in centro (corso Vittorio Emanuele, via Firenze e via Nicola Fabrizi), ma anche la crescita del food&beverage che a fronte di 64 attività cessate ne ha viste aprire (anche per subingresso) 105. L'elettronica come detto ha visto sì cessare 25 attività, ma a fronte di 58 aperture (oltre il doppio dunque), ma anche acconciatori ed estetiste con 33 cessazioni di attività a fronte di 40 aperture-subingressi. Aumentano anche i distributori automatici in città: tre le attività cessate, sette quelle avviate, così come crescono le imprese di pulizia (4 cessazioni a fronte di 11 aperture o subingressi). Doppio anche il numero delle attività di tatuaggi e pearcing (4 cessazioni e 8 aperture-subingressi), con un saldo positivo anche per gli artigiani alimentari con 9 attività cessate e 13 avviate. Il dato che forse colpisce di più è quello delle strutture ricettive: 7 le cessazioni, ma ben 27 le aperture o i subingressi registrati nel 2023.

Cremonese: "Con i lavori avviati la città sarà ancora più attraente"

“Ogni chiusura è un fatto negativo non solo per l'esercente direttamente coinvolto ma anche per la strada dove si trova l'attività”, sottolinea Cremonese. “Però – aggiunge - per avere un quadro completo, a fronte delle chiusure, bisogna guardare anche le aperture perché è il saldo a raccontarci l'andamento di un anno intero, spalmato sui dodici mesi”. L'occasione anche per parlare dei contestati cantieri di corso Umberto e piazza Sacro Cuore oltre che il waterfornt fluviale con cui, afferma, l'amministrazione intende rendere ancor più attraente la città.

“Tante le iniziative firmate dalla giunta del sindaco Masci che sapranno attrarre nuove imprese, ne sono certo, nonostante siano molteplici i fattori che non giocano affatto a favore del commercio di vicinato e delle piccole attività”, tiene quindi a precisare parlando, ad esempio, “all'aumento generalizzato registrato nelle bollette, o alla concorrenza del commercio on-line che si fa sentire sempre più anche sul nostro territorio. Per quanto ci riguarda siamo da sempre vicini alle associazioni di categoria e, personalmente, ho portato tutti i temi legati alla crisi ai tavoli regionali e anche ai tavoli nazionali, proprio d'intesa con le associazioni di categoria. I dati dello scorso anno, però, ci spingono a continuare a lavorare nella stessa direzione certi che Pescara saprà dare il meglio di sé”.

Quindi il futuro prossimo. “La città – riprende l'assessore comunale - va incontro a un appuntamento importante, quello della riunione ministeriale del G7 che si svolgerà a Pescara il 24 e 25 ottobre prossimi", ricorda il sindaco Carlo Masci, "per cui stiamo già lavorando per farci trovare pronti a questo appuntamento e intendiamo far vedere la nostra città nella sua forma migliore, sempre più proiettata verso il futuro. Questa è una occasione formidabile per sostenere tutte le attività di Pescara e sono certo che gli operatori sapranno dare forza all'obiettivo raggiunto e farlo diventare anche un'opportunità”.

“Da parte nostra c'è la determinazione di sempre a sostenere il commercio, nella consapevolezza che gli eventi degli ultimi anni hanno portato molti cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, a livello mondiale, e la crisi, purtroppo, non gioca a favore del settore ma Pescara, da questo punto di vista, saprà essere resiliente e pronta a nuove sfide. Con i tanti interventi di riqualificazione avviati dal Comune – conclude Cremonese - stiamo creando le condizioni per trasformare il volto di questa città e non dimentichiamo che grazie alla Bandiera Blu abbiamo già dato un altro segnale di rilievo, richiamando un numero sempre maggiore di persone sulle nostre spiagge per dare energia non solo ai balneatori, ma anche a tutti gli altri operatori”.

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