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Rifiuti dei pazienti Covid19 positivi e sanificazione delle strade: la commissione ambiente fa il punto della situazione

Il presidente Petrelli e il consigliere comunale Di Pasquale fanno il punto della situazione sulla raccolta dei rifiuti delle persone contagiate o in quarantena e sulla sanificazione delle strade

Il presidente della commissione Ambiente Petrelli ed il consigliere comunale Di Pasquale hanno fatto il punto della situazione a Pescara per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti delle persone positive al Covid19 o in quarantena obbligatoria, e la sanificazione delle strade.

Per quanto riguarda i rifiuti, la raccolta per i pazienti e nuclei familiari risultati positivi al Covid19, in isolamento domiciliare o quarantena obbligatoria è concentrata in due giorni, il martedì e venerdì. Le persone interessate sono 205 nel territorio comunale ed attualmente sottoposte a quarantena. Per questi cittadini la raccolta è indifferenziata seguendo le istruzioni di Ambiente con relativo kit. Una volta conferiti in massima sicurezza dagli operatori, i rifiuti restano in quarantena per 12 giorni ad una pressione di 60 70 gradi, che garantisce il depotenziamento dell'eventuale presenza di virus.

Per ora Ambiente non sta registrando neanche grosse criticità sul fronte personale, su 320 dipendenti solo 50 sono assenti: 20 per ferie a turnazione, 30 per malattia, congedi, permessi 104 o perché magari abitando in zone rosse sono materialmente impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro.

Dunque per ora, Ambiente non ritiene di dover ricorrere ad altri istituti professionali, anche se molto dipenderà dalla successiva evoluzione dell’emergenza Covid-19”

Per quanto riguarda la sanificazione delle strade, il consigliere Di Pasquale ha fatto sapere che la protezione civile, con una disposizione del capo dipartimento Borrelli, ha sospeso l'impiego di personale delle associazioni di volontariato per la sanificazione delle strade:

Da oggi invece sarà Ambiente a dover ulteriormente incrementare i propri sforzi per consentirci di mantenere gli attuali standard di operatività a tutela dei cittadini, ma nel frattempo chiederemo alla Regione Abruzzo di operare un pressing sulla protezione civile nazionale per ottenere la revoca di un provvedimento che a Pescara non ha ragion d’essere viste tutte le cautele adottate a tutela soprattutto di chi sta operando e che, eventualmente, possono essere ulteriormente incrementate

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