rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Centrosinistra di nuovo all'attacco sulla gestione rifiuti: "Un solo ausiliare ambientale in città e i mezzi di Ambiente restano fermi"

I consiglieri comunali di Pd, Sclocco sindaco e Pescara Città Aperta e il consigliere regionale dem Antonio Blasioli puntano di nuovo il dito verso il sindaco e la sua giunta per come si sta gestendo la società e la raccolta rifiuti in città: "Crollate le sanzioni nei confronti di chi conferisce male i rifiuti"

Di ausiliare ambientale ce n'è rimasto solo uno e i mezzi a disposizione sono troppo pochi per garantire le attività necessarie alla raccolta dei rifiuti in città. A tornare a parlare delle carenze che interesserebbero la società Ambiente sono i gruppi di minoranza del centrosinistra in consiglio comunale e il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli. Si conferma per loro l'assenza di governance da parte dell'amministrazione guidata dal sindaco Carlo Masci anche alla luce del caos generatosi all'interno della società partecipata e a rendere tutto ancor più grave è che soluzioni non se ne vederebbero nonostante la raccolta porta a porta a Porta Nuova e in centro sia sempre più vicina.

Sono due le interrogazioni che il consigliere comunale del Pd Francesco Pagnanelli ha presentato e per entrambe le risposte dai consiglieri di minoranza non sono ritenute soddisfacenti. L'ultima in ordine di tempo riguarda proprio la questione ausiliari ambientali che tra i loro compiti hanno quello di rilevare le violazioni delle norme di conferimento ed elevare le necessarie sanzioni.

La carenza degli ausiliari ambientali: erano quattro, ma ne è rimasto solo uno

Figure introdotte nel 2019 con apposito bando della società di raccolta rifiuti Ambiente e destinato alle guardie ambientali e a chiunque avesse lavorato almeno tre mesi come vigile urbano o comunque in ambito ispettivo o di polizia e vigilanza con poteri sanzionatori. Due i contratti a tempo indeterminato fatti subito fino ad arrivare a quattro figure grazie allo scorrimento delle graduatorie. Una di queste è stata assunta a contratto a tempo determinato. Contratto scaduto il 20 ottobre 2022 e mai rinnovato nonostante, denunciano i consiglieri di minoranza, uno di quelli assunti in modo stabile si fosse nel frattempo dimesso con ance il contratto interinale non rinnovato. In sostanza di ausiliario ne sarebbe rimasto soltanto uno. Questo, denunciano, nonostante “nel corso del suo mandato il Sindaco Masci ha spesso decantato l’istituzione di questi ausiliari incaricati di vigilare il territorio e sanzionare i comportamenti contrari al decoro urbano” tanto da averli “elogiati pubblicamente nella conferenza stampa del 23 aprile del 2022”.

Una carenza che avrebbe determinato anche un crollo delle sanzioni dato che nel 2021 e nel 2022 le stesse erano state 1.031 e 1.864 a fronte delle “sole” 167 dei primi quattro mesi del 2023. E a farle quelle sanzioni sarebbe stato soprattutto l'ausiliario cui non è stato rinnovato il cotratto a tempo determinato che di multe ne aveva fatte ben 1.175 in 14 mesi.

La graduatoria è scaduta “colpevolmente” per gli esponenti del Partito democratico e dei gruppi consiliari Sclocco Sindaco e Pescara Città Aperta “con il risultato che oggi le manifestazioni di inciviltà – dichiarano – sono tornate ad essere impunite”.

In realtà, riferiscono loro stessi, il Comune avrebbe riferito risponendo all'interrogazione che si sta tenendo un corso di formazione organizzato dalla polizia locale per i capi turno di Ambiente e alcuni operatori di livello B4 “quindi inferiore rispetto al 5B in cui è inquadrato un ausiliario. Ci chiediamo – proseguono i consiglieri comunali e il consigliere regionale - se un simile corso possa essere sufficiente per acquisire la qualifica di ausiliario. che ricordiamo viene attestata con decreto sindacale e soprattutto come queste figure, che già hanno numerose mansioni da svolgere, possano compiere lunghi appostamenti nei vari punti di raccolta della città per scovare gli incivili. Difficilmente potranno offrire la stessa incisività degli ausiliari ambientali, per cui monitoreremo l’efficacia del loro lavoro mediante nuove interrogazioni. E scarsissimi sono i risultati dei vigili che hanno elevato solo 55 sanzioni nei primi 5 mesi del 2023”.

I nuovi 8 mezzi di Ambiente ancora fermi nel piazzale di Città Sant'Angelo

L'altra interrogazione cui si fa riferimento è quella già nota sul mancato utilizzo dei nuovi otto mezzi di Ambiente “consegnati oltre due mesi in ritardo, risultati poi non conformi” e ancora oggi fermi nel piazzale della società di Città Sant'Angelo. L'amministrazione il 2 maggio aveva assicurato, ricordano Blasioli e i consiglieri comunali, che sarebbero entrati in funzione in una ventina di giorni. “Ne sono trascorsi 24 eppure i mezzi continuano a non essere utilizzati, e non lo saranno almeno fino a giugno, anche perché al momento non giacciono più in deposito, in quanto con ogni probabilità prelevati dalla ditta al fine di risolvere parte delle non conformità”.

“Di certo non verrà sanata la principale criticità, quella relativa alla portata legale dei mezzi, che avrebbe dovuto essere di 410 chilogrammi, mentre alla consegna si è rivelata di 310 chilogrammi. Nella risposta Ambiente afferma che questa non conformità sarà 'fortemente mitigabile', un eufemismo per dire che non sarà totalmente risolta”, chiosano. “Viene da chiedersi però, visto che la portata legale è stata uno degli aspetti che in fase di gara ha permesso alla ditta di risultare vincitrice, dato che i mezzi offerti avevano una portata legale di 410 chili che superava quella minima richiesta dal capitolato pari a 400, se questa soluzione non possa provocare azioni di rivalsa da parte delle altre ditte partecipanti”, precisano ancora gli esponenti di minoranza.

“Le modifiche alle non conformità rientrano nella transazione legale che Ambiente ha sottoscritto con la ditta, che comporta, oltre alla eliminazione delle 'non conformità' meno rilevanti, esclusa quindi la portata legale, anche la possibilità di noleggiare alcuni mezzi e di acquistarne due usati, a prezzo scontato, che di fatto sarebbe l’unico 'artificioso' risarcimento per il ritardo assieme alla misera somma di 5mila euro di sconto assolutamente non commisurata al danno fatto. Insomma – denunciano -, la ditta aggiudicataria dell’appalto, che non ha rispettato i requisiti del capitolato e il cui ritardo nella consegna è costato ad Ambiente già 70mila euro per il noleggio di mezzi sostitutivi, finirà addirittura per guadagnarci. Il tutto pagato con la Tari dei cittadini pescaresi di Città Sant’Angelo”.

“Quando abbiamo fondato Ambiente, nel 2019, avevamo pensato a una società forte e non in balìa delle decisioni del Sindaco e soprattutto si un solo sindaco. Oggi invece – concludono - abbiamo di fronte una società incapace di programmare e gestire al meglio sia il lavoro dei dipendenti che la propria autonomia organizzativa e d’impresa”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Centrosinistra di nuovo all'attacco sulla gestione rifiuti: "Un solo ausiliare ambientale in città e i mezzi di Ambiente restano fermi"

IlPescara è in caricamento