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Blasioli (Pd) sullo "sfratto" degli istituti di Pescara: "La Regione a guida centrodestra ha dimenticato di stanziare i fondi"

Il consigliere regionale interviene sulla lettera inviata dal presidente De Martinis ai dirigenti scolastici in cui si dice, in sostanza, che per il prossimo anno non ci sono soldi per pagare gli affitti degli immobili temporanei: "In pratica si dovranno arrangiare e questo perché la giunta presa dalla campagna elettorale non ha messo i 300mila euro necessari in bilancio"

Istituti superiori di Pescara “sfrattati” dalla Provincia perché “la Regione dimentica di stanziare i fondi”. Seppur criticando i toni della lettera inviata ai dirigenti scolastici dal presidente della Provincia Ottavio De Martinis che anche nei contenuti definisce “grave”, il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli è sulla regione che punta il dito per quanto si paventa all'orizzonte.

A sollevare il tema è stata la vicesegretaria del partito Leila Kechoud condividendo sui social il contenuto di quella lettera con cui in sostanza la Provincia informava i dirigenti scolastici che per il prossimo anno scolastico le risorse per pagare le spese degli affitti degli immobili in cui temporaneamente si trovano diversi studenti non ci sono, chiedendo agli stessi di trovare soluzioni. O meglio, afferma anche Blasioli come già fatto da Kechoud, “ad arrangiarsi”.

“La lettera è molto grave, sia per i toni che per il contenuto dato che scaricando tutto sui dirigenti e quindi sull’intero corpo scolastico e cioè docenti, collaboratori, studenti e famiglie, la Provincia si dichiara sostanzialmente incapace di risolvere la questione, come se non avesse competenze sull’istruzione superiore”, dichiara Blasioli che fa il punto sulle spese sostenute.

Attualmente, riferisce, la Provincia di Pescara “spende circa 450mila euro per gli affitti, somma in buona parte destinata alle locazioni necessarie al liceo Marconi di Pescara (quasi 35mila euro al mese per il palazzo Fuksas), all’istituto alberghiero “De Cecco”, al liceo classico e all’istituto di istruzione superiore Volta, mentre una piccola parte è impiegata per i locali in cui sono temporaneamente dislocati gli studenti del Marconi di Penne, i cui lavori di ristrutturazione, parliamo della sede storica del De Sterlich – precisa l'esponente dem - sembrano essere tra l’altro di nuovo a un punto morto. Della spesa totale, circa 300mila euro provengono da un contributo della Regione Abruzzo, mentre la restante parte è a carico della Provincia”, sottolinea quindi Blasioli.

“Se si escludono gli studenti dell’alberghiero, che a settembre dovrebbero tornare a svolgere le attività scolastiche nella sede originaria andando dunque a ridurre il monte complessivo delle locazioni, il problema riguarda tutte le altre comunità scolastiche citate, compresa quella del Marconi di Pescara ch, nonostante i lavori di demoricostruzione e il rientro di parte degli studenti, necessita di ulteriori spazi al fine di ospitare tutti gli iscritti”, aggiunge.

“Considerato che ci risulta che la Provincia disponga di almeno 100 mila euro per le locazioni, più o meno la cifra che spende attualmente, è evidente che spetta alla Regione trasferire all’ente le altre risorse necessarie come accaduto fino a oggi”, afferma quindi spiegando perché la responsabilità sarebbe quindi dell'ente. “Si tratta di risorse che la Regione avrebbe già dovuto prevedere nel bilancio 2024 e che – conclude - la fretta e l’agenda da campagna elettorale hanno fatto passare in secondo piano nonostante fossero state a quanto sembra, richieste dalla Provincia”.

Una vicenda che sembra richiamare le polemiche che nei mesi scorsi hanno riguardato anche la questione accorpamento scolastico e quella giunta regionale che non avrebbe recepito la richiesta arrivata da Provincia e sindacati perché la città di Pescara fosse esclusa alla luce dei numeri che ha presentato, e che invece ha visto escludere la provincia di Teramo dagli accorpamenti con il capoluogo adriatico che ha visto alla fine optare proprio per tramite della Provincia, per la “fusione” dei comprensivi 1 e 7 con critiche rivolte dal presidente De Martinis e in seconda battuta anche dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, all'assessore regionale di riferimento Pietro Quaresimale (Lega). Una delibera che il Comune di Pescara, pure a guida centrodestra proprio come la Regione che ha visto riconfermato il presidente Marco Marsilio nella tornata del 10 marzo, ha impugnato davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale).

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