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Protesta a Pescara per l'ospedale di Penne: "Chiediamo rispetto e dignità"

Corteo oggi pomeriggio con sindaci, esponenti politici e cittadini. Poi l'incontro con il Prefetto Francesco Provolo. L'appello della Fials: "Ci sia una programmazione seria per il San Massimo"

Protesta in difesa dell'ospedale S. Massimo di Penne a Pescara con un corteo che oggi pomeriggio ha portato 300 manifestanti da Piazza della Repubblica in Piazza Italia, davanti al Palazzo del Governo. A guidare il corteo c'erano i sindaci dei centri dell'area Vestina con la fascia tricolore. Presenti anche alcuni esponenti di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle.

"Chiediamo - hanno dichiarato - il rispetto e la dignità per il popolo dell'area Vestina che ci sono stati sempre negati. È vero che non si parla di chiusura dell'ospedale, ma è altrettanto vero che ci saranno restrizioni dei servizi e delle prestazioni e questo non è giusto perché non siamo e non ci sentiamo cittadini di serie B. Per questo andremo avanti con la nostra protesta, disposti ad andare a L'Aquila o Roma, se servirà".

I sindaci sono stati poi ricevuti dal Prefetto di Pescara Francesco Provolo. Gabriele Pasqualone, segretario regionale della Fials, a nome dei sindacali della Sanità ha spiegato quali sono i timori: "Chiediamo che per l'ospedale S. Massimo ci sia una programmazione seria e che venga tutelato il cittadino dell'entroterra".

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