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La controreplica del sindaco Masci sul progetto di via Pantini: "Imbarazzante alterazione della verità"

Il primo cittadino di Pescara risponde ancora una volta ad accuse e critiche relative all'allargamento di via Pantini nella zona sud della città

Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, torna ancora sulle questione del progetto della nuova via Pantini contro replicando agli ambientalisti e al Movimento 5 Stelle che ribadiscono critiche e accuse nei confronti dell'amministrazione comunale per la realizzazione della strada a doppia corsia. 
Masci replica, nello specifico, ai consgilieri comunali pentastellati e agli ambientalisti Damiani e Odoardi.

«Trovo imbarazzante che all’alterazione delle verità si unisca ora, da parte degli ambientalisti Giovanni Damiani e Giancarlo Odoardi, quella della menzogna a tutto tondo», dice il sindaco, «dopo aver definito e firmato atti che hanno indicato il percorso tecnico-amministrativo e progettuale che oggi è giunto al suo tratto finale, Damiani e Odoardi cercano ora di nascondere la testa sotto la sabbia provando a scaricare sulla mia persona e su questa amministrazione gli effetti di scelte con le quali l’attuale governo della città non ha nulla a che fare. Mi si dice che non avrei correttamente interpretato le planimetrie del Pan (Piano di assetto naturalistico) e men che meno avrei cercato una soluzione alternativa a una procedura che loro stessi, al fianco degli amministratori dell’epoca, hanno avviato. Questi stessi atti portano date e paternità chiare, vi sono timbri, firme e deliberazioni che negare e tentare di occultare con le parole - come si sta cercando di fare -  farà si che all’incoerenza venga associata la vergogna. Sappiano costoro, e lo sanno benissimo, che un iter complesso, come quello del nuovo asse della strada-pendolo, non può essere modificato dalla sera alla mattina perché qualcuno si sveglia un giorno e pensa di aver sbagliato qualche anno prima, come nel caso di Damiani e Odoardi; quelle carte sono a disposizione di tutti i cittadini, sono pubbliche e dimostrano perfettamente quali sono i passaggi che ci hanno portato alla fase attuale. Sulle planimetrie del 2008 e del 2019 – riguardo a via Pantini - è scritto “viabilità di progetto”, e basta osservare il disegno del tracciato per comprendere come vi sia una totale coincidenza. Quell’indirizzo fu approvato nel 2008 dalla giunta D’Angelo e confermato nel 2019 dall’esecutivo Alessandrini, il resto sono solo accuse e veleni sparsi in nome di un livore ingiustificabile e strumentale. Ripeto: questa amministrazione nel breve tempo di pochi mesi è corsa ai ripari e ha fatto in modo, con gli unici aggiustamenti possibili concessi dalle norme, di ridurre da 58 a meno di 20 il numero degli alberi da sacrificare, alcuni dei quali fortemente ammalorati; questa amministrazione metterà a dimora oltre mille alberi o non i 174 che saremmo tenuti a piantumare in base al progetto dell’ex sindaco Alessandrini; ove possibile gli alberi saranno traslati in altri punti della Riserva dannunziana. Ciò che è certo - ha continuato Masci – è che libereremo quella parte di Pescara da un incredibile volume di cemento, con l’abbattimento dello svincolo a trombetta e con l’accorpamento di comparti della Riserva dannunziana oggi divisi dall’asfalto. Damiani e Odoardi abbiano il coraggio di ammettere che hanno cambiato idea. Perché non proposero, quando ne avevano l’opportunità, quelle alternative che oggi tirano fuori dal cilindro? Oggi noi tuteliamo il territorio e portiamo in fondo opere necessarie alla città nel rispetto dell’ambiente, e i cittadini ce ne stanno dando merito».

Rispetto alle affermazioni dei consiglieri del M5s, Masci è chiaro: «A dispetto di quanto affermano con un linguaggio offensivo e carico di ingiurie, ricordo loro che è compito preciso dei rappresentanti del popolo documentarsi in maniera completa e approfondita prima di votare, come hanno fatto nel 2018 in consiglio comunale, un Piano di Assetto Naturalistico. Oggi attaccano il sindaco perché non hanno il coraggio di mettere la faccia dinanzi a uno specchio. Due sono le cose: o mentono o non sanno leggere le carte di cui parlano. In questo modo stanno riuscendo soltanto, e molto bene, a perdere una credibilità che non hanno mai avuto. Questa amministrazione - è questa la verità - non ha gestito nulla dal punto di vista politico perché gli atti conclusivi sono stati tutti amministrativi e quindi elaborati dai dirigenti, come prevede la legge. Le parole diffamatorie che usano i signori del M5S le lascio invece anche alle considerazioni dei cittadini. Ai pescaresi dico che oggi possiamo dire a voce alta di aver difeso e tutelato la pineta e la sostenibilità ambientale del processo di riassetto urbanistico di quel sito di Pescara sud. I documenti sono a disposizione di tutti, è sufficiente cercarli perché sono pubblici e, nel caso in cui non si riuscisse a trovarli, ci si può rivolgere ai nostri uffici in Comune».

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