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Corso Vittorio Emanuele, presidio Cobas contro la manovra

Questa mattina, alle ore 9.30, davanti la Banca D'Italia di Corso Vittorio Emanuele, i Cobas hanno protestato contro la manovra finanziaria del Governo Berlusconi. L'Unione dei Sindacati di Base non ha preso parte allo sciopero nazionale della Cgil

Il coordinamento Cobas Pescara-Chieti, su indicazione del direttivo nazionale, ha deciso di non prendere parte allo sciopero proclamato dalla Cgil. Per far sentire le proprie ragioni contro la Manovra di Governo, hanno organizzato, a partire dalle 9.30 di questa mattina, un presidio davanti la Banca d'Italia di Pescara in corso Vittorio Emanuele.

I Cobas, attraverso un comunicato, hanno spiegato le ragioni della loro scelta. "Lo sciopero proclamato dalla CGIL non mette in discussione l'impianto creato dalla disastrosa manovra di Governo, ne rivendica solo parzialmente la correzione. Questo è il motivo per cui la Confederazione Cobas, a livello nazionale , non ha aderito allo sciopero del 6 Settembre. Ciò nonostante i Cobas riconoscendo l’esigenza di dare un inizio al movimento di protesta contro i sacrifici, ha deciso di valutare nelle situazioni locali la possibilità di cominciare, anche a partire dal 6 settembre, momenti di unità e di ricomposizione sociale".

Silvio Di Primio, rappresentante dell'Unione sindacale di Base, ha spiegato la scelta di manifestare da soli: "Non è stato possibile fare una manifestazione unitaria perché su alcuni temi siamo distanti. La libertà di licenziare, ad esempio, è maturata grazie anche ad uno scellerato accordo passato sotto gli occhi dei sindacati". Nel mirino dei Cobas anche i provvedimenti sulle pensioni: "Saranno tartassati milioni di Italiani, che oltre ad essere già le vittime di questa crisi, saranno anche quelli che la pagheranno, con i propri redditi".

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