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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pp2 Pescara, deluso il PD

Pubblichiamo il comunicato stampa del gruppo consiliare del PD riguardante il Piano Particolareggiato 2 della città

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Con uno scatto degno del miglior ciclista l’Assessore Antonelli, complice l’emanazione del Decreto
Sviluppo in data 13.08.2011 che assegnava nuovi compiti alla Giunta comunale in tema di piani
attuativi conformi al Piano Regolatore Generale, ritirò la proposta di delibera all’esame del Consiglio
comunale “Piano Particolareggiato n.2 "Zona Portuale", Sottozona B7 - Indirizzi –“ assicurando che
mai il predetto Decreto avrebbe inciso su quel Piano Particolareggiato e che la iniziativa della sua
amministrazione si sarebbe conclusa con una delibera approvativa del PP2 entro gennaio 2012 e con una
proposta avanzata e capace di raccogliere la sfida della nuova Città che si sarebbe lì delineata.
Un convegno in grande stile e l’incarico per circa 50.000 euro conferito all’ATI “Stanghellini, Creta
srl, Studio Salmoni Arch. Associati, Oikos Progetti srl” per la redazione del piano particolareggiato
facevano ben sperare ed in special modo per quel progetto di “waterfront” sulle aree ex COFA su cui
tante speranze venivano riposte per superare quell’ammasso di capannoni e lanciare una nuova Città e
un nuovo stile urbanistico.
Purtroppo il tempo è trascorso inesorabilmente e solo oggi l’assessore Antonelli ha reso noto quale
sarà il futuro di quell’area dopo che un ampio dibattito e non poche polemiche si sono sollevate per il
progetto presentato dalla società Pescaraporto proprio in virtù di quel decreto e che, secondo il parere di
molti, ha superato ogni ostacolo per l’assenza di quella pianificazione oggi svelata.
Paradossalmente e dopo un rapido sguardo alle cartografie srotolate oggi sul tavolo della sala
Commissione a non pochi consiglieri comunali sono tornate alla mente le immagini riportate dalla
stampa riguardanti il progetto presentato dalla società Pescaraporto e fatto esclamare non senza qualche
punto di amarezza: “… ma allora per fortuna che è intervenuto il Decreto sviluppo e con esso la libera
espressione urbanistica che ogni soggetto interessato può affidare al professionista di fiducia”.
Infatti, vedere su quelle cartografie, che tanto sono costate alla collettività, un disegno geometrico che ha
completamente omesso la prefigurazione di una visione organica delle varie funzioni lì previste ed attese
ma ha solo ed esclusivamente ritagliato, all’interno dei singoli lotti delle diverse proprietà, uno lotto ove
allocarvi una struttura definita nella sua altezza e nella sua volumetria e lasciato alla libera scelta del
privato quale funzione insediarvi.
Nell’area ex COFA, per esempio, dove il PRG ha previsto solo funzioni terziarie – turistiche e
non anche abitative come per l’ambito b di Via Andrea Doria, e che nell’immaginario collettivo
oltre che nell’aspettativa, vedeva un insediamento che avesse potuto ospitare una struttura di tipo
alberghiero o uno spazio espositivo, potrà accadere che nessuna di queste funzioni trovi realizzazione
o ancora che queste siano presenti tutte in tutti i lotti previsti e questo perché nella proposta presentata
dall’amministrazione manca una visione minima e definita di queste funzioni.
Un autentico guazzabuglio per un Piano che è una sorta di libera tutti per tutti i soggetti proprietari di
aree dove l’unico indirizzo, a questo punto una sorta di camicia di forza, dato dall’amministrazione
è l’individuazione del lotto ove costruirvi l’edificio avendo cura di evitare che questi potessero

accavallarsi tra di loro.
Tutto si poteva immaginare ma, realisticamente, nessuno poteva aspettarsi che tutto lo scibile
dell’amministrazione Mascia sbandierato in questi anni riguardante il futuro di quell’area ricadente nel
PP2, la nuova Pescara, si traducesse in un semplicissimo Piano di lottizzazione costato alla collettività
ben 50.000 euro e che, invece, avrebbe potuto trovare redazione con le professionalità di cui il Comune
dispone.
Infine non può non destare preoccupazione e sconcerto l’iter che si vuole seguire per l’approvazione del
PP2 e cioè: “adozione” da parte della Giunta Comunale ed, eventualmente, a seconda delle eventuali
osservazioni che perverranno e, prioritariamente valutate dalla Giunta comunale, “approvazione” da
parte del Consiglio comunale o della stessa Giunta.
Si potrebbe dire: “torniamo a Bomba” cioè a quel percorso in Consiglio comunale interrotto l’anno
passato per l’intervento Decreto sviluppo.
Una amministrazione che di passi avanti non ne sente la necessità, a differenza della Città, ma campione
dei passi indietro.
I Consiglieri del PD
Moreno Di Pietrantonio
Enzo Del Vecchio
Florio Corneli
 

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