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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Porto di Pescara, via alla riqualificazione delle banchine per i pescatori: le precisazioni di Padovano

Saranno installati tre box, due per i servizi igienici e uno per l'attesa dell’imbarco dei marinai, e una pensilina modulare aperta per la protezione dalle intemperie di coloro che si occupano della riparazione delle reti

Si è concluso ufficialmente lunedì scorso, 19 novembre, al Comune di Pescara l'iter burocratico relativo al progetto per gli “Interventi infrastrutturali a sostegno della pesca nell'area portuale di Pescara che riguardano la manutenzione ordinaria straordinaria della banchina nord” presentato dall'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale che ha sede ad Ancona su proposta del consigliere comunale Riccardo Padovano.

Lo stesso Padovano intende ripercorrere le tappe che hanno portato a questo importante risultato che consentirà di migliorare le condizioni di lavoro dei pescatori grazie all'installazione di tre box, due per i servizi igienici e uno per l'attesa dell’imbarco dei marinai, e di una pensilina modulare aperta per la protezione dalle intemperie di coloro che si occupano della riparazione delle reti cosìddetti “armacchiatore”.

Questo quanto dichiara Padovano:

«È bene precisare, per dovere di cronaca, alcuni passaggi che hanno portato a questo risultato che grazie a un finanziamento di 600mila euro migliorerà concretamente le condizioni dei pescatori nello svolgere la loro attività quotidiana. L'iniziativa è partita dal sottoscritto quando mi sono accorto nelle pieghe del bando che la Regione avrebbe dato 2 milioni e 800mila euro ai Comuni costieri Giulianova, Pescara, Ortona e Vasto per la rivalutazione della pesca. Chiesi al Comune se avesse avviato un iter amministrativo per intercettare questi finanziamenti e mi fecero sapere di aver presentato istanza per un tritatore delle cassette di polistorolo. Conoscendo il settore, mi misi le mani tra i capelli, avrebbe potuto servire più ad Attiva che ai pescatori. Era il primo giugno del 2017 e nonostante mancassero pochi giorni alla scadenza, ho riletto il bando e di corsa ho chiesto ai pescatori di cosa avessero bisogno. Contattai immediatamente l'autorità portuale, il presidente Giampieri, visto che nel bando anche questo Ente avrebbe potuto presentare un progetto. Proposi, come richiesto dai pescatori, tre box di cui due per i servizi igienici e uno per l'attesa prima di imbarcarsi e una struttura che potesse proteggere chi ripara le reti, ma anche l'installazione dei parabordi e la lucidatura delle pietre della Majella sulla banchina nord che farà parte integrante del mercato del pesce a miglio zero. Come è andata a finire? Per il porto di Pescara erano stati presentati due progetti, quello del Comune è stato cestinato mentre questo sollecitato dal sottoscritto e presentato dall'autorità portuale ha ricevuto 58,1 punti su un massimo di 60 ed è stato il primo progetto approvato dalla commissione regionale perché ritenuto efficace ed efficiente. Nel contempo, mentre il ministero delle Infrastrutture si sta occupando di realizzare la linea delle acque bianche, ormai in fase di conclusione, ho chiesto anche di inserire la linea delle acque nere per le fogne. Oggi mi sembra di capire che qualcuno voglia prendersi la paternità politica di questa iniziativa. Chi fa politica come me nell'interesse comune e ha le idee, vedi il mercato del pesce a miglio zero, non solo ha le idee ma trova anche le fonti di finanziamento perché alle idee mette le gambe. Il giusto riconoscimento va all'autorità portuale che ha creduto all'idea del sottoscritto e alla Regione Abruzzo che ha saputo distinguere quale fosse il finanziamento giusto da finanziare».

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