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La giunta comunale di Pescara approva con una delibera la planimetria del nuovo percorso della filovia

L'approvazione del percorso tra Montesilvano e il capoluogo adriatico da parte delle 2 amministrazioni comunali coinvolte era stato richiesto alla Tua dal ministero dei Trasporti dopo il sopralluogo dello scorso febbraio

La giunta comunale di Pescara ha approvato, con una delibera, lo scorso 29 maggio la planimetria del nuovo percorso della filovia riservato al filobus da 18 metri.
L'approvazione del percorso tra Montesilvano e il capoluogo adriatico da parte delle 2 amministrazioni comunali coinvolte era stato richiesto alla Tua dal ministero dei Trasporti dopo il sopralluogo dello scorso febbraio.

Il nuovo filobus, si legge nelle premesse della delibera, «costituirà il principale collegamento tra la zona nord e quella sud dell’area pescarese e, in quanto linea portante per gli spostamenti dei passeggeri, influenzerà l’intera rete urbana e l’area metropolitana del trasporto pubblico locale. In particolare, la linea collegherà in modo efficace ed efficiente la zona nord dell’area metropolitana (Montesilvano e i quartieri nord della città di Pescara) con il centro di Pescara, con il polo universitario, con diversi plessi scolastici e con il tribunale».

Nelle intenzioni l'obiettivo è quello «di ridurre sensibilmente il numero di veicoli privati che quotidianamente congestionano la viabilità di accesso ed interna, in particolare quella a ridosso delle aree centrali soggette a pedonalizzazione o a limitazione del traffico». 

«Mentre da Roma promuovono il “bonus mobilità”, che di fatto è una grande opportunità per tutti i cittadini del paese, e che guarda al presente e al futuro, favorendo lo sviluppo di una “Eco Mobilità”, a Pescara si decide di percorrere una politica del tutto avversa», dice il consigliere comunale Mirko Frattarelli criticando la delibera, «non da oggi, la strada parco è una realtà preziosa non solo per la città di Pescara, ma per tutta la Regione. Le numerose criticità oggettive del progetto, messe in costante evidenza dai comitati civici, non hanno prodotto lo sperato ripensamento da parte di nessun amministratore in questi lunghi 20 anni. È impensabile e folle distruggere un viale che ogni giorno è attraversato da migliaia di ciclisti, pedoni, disabili in carrozzina, famiglie e bambini, che serenamente lo percorrono lontani dai rumori della città, dal traffico, dallo smog e dai pericoli. La valenza sociale che in questi lunghi anni ha assunto la strada parco, è sotto gli occhi di tutti e nessuno può sostenere il contrario».

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