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In piazza della Repubblica un presidio in solidarietà del popolo palestinese

Appuntamento giovedì 19 ottobre a partire dalle ore 17,30. Sarà presente anche il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo

Un presidio in solidarietà del popolo palestinese. È quello che si terrà in piazza della Repubblica giovedì 19 ottobre a partire dalle ore 17,30. "Domani presidio a Pescara. Partecipiamo e invitiamo a partecipare", scrive in una nota il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, che sarà presente alla manifestazione insieme a tante altre associazioni. D'altronde l'impegno pacifista di Acerbo è noto: anche lo scorso febbraio era sceso in piazza, ma contro il conflitto bellico in Ucraina. Stavolta, invece, l'intento è quello di chiedere "pace in Palestina. Basta guerra, basta apartheid, basta occupazione". Tra le prime adesioni si segnalano Anpi, Arci Pescara, associazione Italia-Cuba Pescara, associazione Oltre il Ponte, Cgil, Collettivo Zona Fucsia, Jonathan, Mazì - Arcigay Pescara e Unione Popolare Pescara.

Sempre Acerbo afferma che "mentre piovono bombe su Gaza, ai nostri politicanti che ci chiamano alla guerra in nome dell'Occidente rispondiamo: non in nostro nome". Per l'ex parlamentare, "il governo italiano e l’Unione Europea sono complici dei crimini di guerra che Netanyahu sta perpetrando contro la popolazione di Gaza. Lo sono stati in questi anni non assumendo posizioni nette contro le sistematiche violazioni dei diritti umani, il regime di apartheid, la pulizia etnica, la violazione dei luoghi santi per musulmani e cristiani, l’uccisione di civili da parte di militari e coloni estremisti. Lo sono ora che Israele bombarda e assedia Gaza. Ancora volta assistiamo alla scelta del governo italiano e dell’Unione Europea di totale subalternità agli Stati Uniti e quindi di totale immedesimazione con Israele".

Acerbo, precisando che "la condanna dell’attacco ai civili e il cordoglio al popolo israeliano erano atti dovuti, non lo sono l’accondiscendenza e il sostegno ai crimini di Netanyahu", denuncia che "nei nostri media si sta ripetendo la stessa dinamica che abbiamo visto all’opera dall’invasione russa dell’Ucraina. Una narrazione unilaterale che ignora le radici del conflitto e disumanizza il nemico. Noi condanniamo tutti gli attacchi contro i civili. Che siano da parte di Hamas o del governo Israeliano. Ma esiste un aggressore, Israele, e un aggredito, il popolo palestinese. Esiste uno stato che pratica l’apartheid, occupa territori altrui, viola il diritto internazionale impunemente. Ed esiste un popolo che resiste e lotta per veder riconosciuti i suoi diritti".

Poi il leader comunista conclude: "Esiste una comunità internazionale, in primis gli Usa e la Ue, muta e complice nei confronti dei crimini israeliani, che avalla da anni le continue prepotenze del governo israeliano. Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo palestinese e a chi in Israele si batte per la fine dell’occupazione e dell’apartheid. Bisogna scendere in piazza per fermare il massacro in corso, per il cessate il fuoco, per riaprire la strada della ricerca di una pace duratura fondata sul riconoscimento dei diritti del popolo palestinese".

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