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Lunedì, 29 Aprile 2024
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L'assessore Del Trecco: "Il Piano di rischio aeroportuale è lo stesso da dieci anni, niente centri commerciali"

L'esponente di Palazzo di Città risponde al capogruppo Pd Piero Giampietro: "Spaccia per nuovo ciò che era così già sotto l'amministrazione Alessandrini". Dicendosi "stupita" dalle associazioni di categoria annuncia una seduta di commissione per fare definitiva chiarezza ribadendo che non c'è nessuna apertura verso la grande distribuzione

“Le bugie hanno le gambe corte, quelle del Pd non fanno eccezione: il Piano del rischio aeroportuale adottato dal consiglio comunale non ha aperto le porte alla realizzazione dei centri commerciali della grande distribuzione, ma soprattutto nulla è cambiato rispetto al piano vigente”. Ad affermarlo è l'assessore comunale all'Urbanistica Isabella Del Trecco che non solo respinge le accuse, ma rimarca anche il fatto che il piano vigente era lo stesso anche sotto la giunta Alessandrini e dunque quello adottato dalla maggioranza del consigliere comunale Piero Giampietro. Un piano che, prosegue, “permetteva l’apertura di strutture commerciali fino a 2.500 metri quadrati esattamente come quello appena varato in aula. Quindi bando alle chiacchiere e alle strumentalizzazioni da bar, ci chiediamo piuttosto perché il Pd in cinque anni non abbia modificato quella previsione che evidentemente ha sempre condiviso e sostenuto”.

“Il consigliere Giampietro tenta di spacciare per una novità ciò che è norma da dieci anni e che non è stata né modificata, né alterata né cambiata”, chiosa Del Trecco.

“L’amministrazione comunale ha avvertito l’esigenza di adottare alcune modifiche al Piano del rischio aeroportuale solo per chiarire alcuni aspetti che negli anni hanno creato confusione e incertezza, ma nulla è variato per quanto riguarda le destinazioni commerciali. Il Piano – spiega - pone al centro la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini tutt’attorno all’area dell’aeroporto stabilendo delle limitazioni. Nello specifico già con il vecchi, nelle zone B è sempre stata prevista la possibilità di realizzare strutture commerciali fino a 2.500 metri quadrati, escludendo dunque solo i centri della grande distribuzione, ovvero dai 2.500 metri quadrati in poi, esattamente come consentito sia dalla legge nazionale che dall’Enac. Nel nuovo adottato abbiamo riportato esattamente la stessa identica previsione, dunque sono permesse strutture commerciali fino a 2.500 metri quadrati, non sono permessi centri commerciali”, dice ancora una volta.

“Se è evidente che quella del consigliere Giampietro è una strumentalizzazione disinformata, chiaramente non aveva mai letto prima d’oggi il Piano del rischio aeroportuale, sorprende che ci siano autorevoli organizzazioni di categoria, che si occupano del comparto commercio, che oggi scoprono l’acqua calda, ossia una norma in vigore da più di dieci anni. Ma – conclude – nella generosità che mi caratterizza, chiederò al presidente della commissione Urbanistica Salvati di riconvocare una seduta ad hoc per proporre una rilettura contemporanea del vecchio e del nuovo Piano dinanzi al consigliere Giampietro e alle associazioni di categoria”.

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