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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Piano Regolatore Portuale, il PD: "Nulla di nuovo"

I consiglieri comunali Enzo Del Vecchio, Giuliano Diodati e Florio Corneli, denunciano l'assenza di notizie rilevanti in merito all'approvazione definitiva del Piano Regolatore Portuale da parte dell'attuale Amministrazione comunale.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

I consiglieri comunali Enzo Del Vecchio, Giuliano Diodati e Florio Corneli, denunciano  l'assenza di notizie rilevanti in merito all'approvazione definitiva del Piano Regolatore Portuale da parte dell'attuale Amministrazione comunale.

I consiglieri si augurano che le "suggestive ed accattivanti prospettive regalate da qualche disegno" non facciano dimenticare la situazione in cui si trova attualmente il porto di Pescara e, soprattutto, il percorso immediato da intraprendere per tirarlo fuori dalle secche in cui versa.

In questa situazione - spiegano i consiglieri - una accelerazione riguardo alla definitiva approvazione del Piano Regolatore Portuale sarebbe accolta positivamente, dato che si tratta di uno strumento di programmazione urbanistica essenziale ed indispensabile per poter, in un secondo momento, predisporre tutte le progettazioni esecutive e realizzative delle opere previste e la loro cantierizzazione.

I consiglieri precisano che la storia del Piano Regolatore Portuale iniziò nel mese di ottobre del 2006, quando la Regione Abruzzo stanzia 409.000 euro a cui si aggiungono altri 200.000 stanziati dal Comune di Pescara per la redazione dello studio del PRP, e termina in data 21 aprile 2009 quando il Consiglio comunale di Pescara prende atto dello studio svolto.

Del Vecchio, Diodati e Corneli spiegano che trascorsero trenta mesi tra il reperimento dei fondi, le gare per l’individuazione del gruppo di lavoro, la redazione e la consegna ufficiale dello strumento urbanistico e la sua presa d’atto da parte del Consiglio comunale e dopo: più nulla.

Passarono poi altri diciotto mesi, e il 28 ottobre 2010 l'amministrazione ricordatasi di questo strumento, affidò la redazione dello studio della V.A.S. – Valutazione Ambientale Strategica, continuano i tre consiglieri.

Nel corso della conferenza dei Servizi tenutasi a L’Aquila il 29 marzo 2011 - concludono i consiglieri - si prende atto che occorreranno almeno altri sei mesi per avere lo strumento tecnico della VAS, ed altrettanti per concludere l’iter amministrativo approvativo del PRP, ed ora si apprende che quei sei mesi iniziano a decorrere da oggi.
 

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