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Piano Particolareggiato 2, Di Pietrantonio vuole le dimissioni di Antonelli

Il capogruppo PD al Comune Di Pietrantonio chiede le dimissioni dell'assessore Antonelli in merito alla questione del Piano Particolareggiato 2

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Il Piano Particolareggiato 2 è stato vanificato e con questo è venuto meno l’azione
pianificatoria del Comune.
E’ stata rilasciata un’autorizzazione a costruire in presenza di un Piano Particolareggiato
adottato senza neanche tenere conto delle norme di salvaguardia del piano stesso.
L’autorizzazione a costruire è stato rilasciato in base al decreto sviluppo interpretato
evidentemente in deroga a tutto.
Il decreto sviluppo infatti prevede la deroga edilizia sui singoli edifici da demolire
e ricostruire con un incentivo volumetrico dal 10 al 20% ma non prevede varianti
urbanistiche come accade in questo caso, un intervento questo di circa un ettaro dove
vengono meno gli standard urbanistici (aree di cessione e opere di urbanizzazione da
parte del privato).
A questo punto viene vanificata tutta la pianificazione dell’area in questione (EX-COFA)
che prevedeva una forte valenza di interesse pubblico.
Questo rappresenta l’ennesimo fallimento di questa amministrazione comunale, un
comportamento questo schizofrenico che da una parte realizza il PP2, sia pure in forte
ritardo, e dall’altra rilascia autorizzazione a costruire che vanifica il piano stesso.
Un lavoro a vuoto costato € 40.000,00 e la frustrazione degli uffici che vi hanno lavorato.
La Regione Abruzzo dal canto suo ha approvato il piano edilizio in forte ritardo mancando
colpevolmente la possibilità di tutelare i Piani Particolareggiati.
Il Comune di Pescara poteva sospendere ogni determinazione in attesa di chiarimenti e di
evoluzioni del PP2, ma non l’ha fatto, perché?
La Società che ha legittimamente presentato la richiesta di intervento ha sicuramente tutte
le ragioni nel far valere i propri diritti previsti dalla legge.
L’Amministrazione comunale non è stata in grado di tutelare il grande interesse pubblico
che quell’area ha per lo sviluppo futuro della città.
Quello che non doveva accadere sta accadendo, lo spezzettamento degli interventi e il
venir meno alla prerogativa pianificatoria dell’Ente Comune.
Crediamo che sia arrivato il momento di riportare la discussione in Consiglio Comunale.
L’Assessore al ramo a questo punto non può che rassegnare le proprie dimissioni.

Il Capogruppo del Partito Democratico
Moreno Di Pietrantonio

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