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Pettinari e Falconetti sul Piano Sociale Regionale: "E' caos nell'area Vestina"

Ma l'assessore regionale alle politiche sociali, Marinella Sclocco, non ci sta e risponde alle accuse dei due esponenti del Movimento 5 Stelle: "Non è vero niente. Solo l'ambito di Penne non ha ancora trovato un accordo"

Rischiano di trovarsi senza assistenza socio sanitaria i cittadini di Penne e Collecorvino: assistenza domiciliare, servizio trasporto disabili, assistenza anziani, tutto a rischio per "un pasticcio della Regione Abruzzo". A denunciare il problema è Domenico Pettinari che insieme al Capogruppo in Consiglio Comunale del M5S di Penne, Luca Falconetti, ha portato alla luce una situazione drammatica. “Il Piano sociale regionale non va, troppe le criticità e le imprecisioni, troppi i punti che non specificano bene chi deve fare cosa e soprattutto con quali fondi”. Lo ribadisce il M5S che dal primo giorno di discussione sul provvedimento in Regione Abruzzo ha sempre sottolineato i limiti di questo documento prevedendo quello, che di fatto, oggi accade nel distretto 19 denominato Vestino, dove i comuni di Penne e Collecorvino hanno sollevato argomentazioni critiche sulle linee guida per l’applicabilità. Il risultato? Questi due Comuni invece di essere ascoltati sono stati stralciati dal piano nell’inerzia totale della Regione Abruzzo.

Ad agosto 2016”, spiega Pettinari, “il Consiglio ha approvato il Piano Sociale Regionale 2016-2018 e relative Linee Guida d'attuazione, con i quali sono stati individuati i nuovi Ambiti Distrettuali e le procedure per la costituzione degli stessi. Ma oggi, a distanza quasi di un anno, tutte le criticità da noi sollevate allora si stanno palesando. La Regione non ha fatto altro che passare la palla ai comuni che si ritrovano a dover prendere degli impegni con i propri cittadini senza avere nessuna certezza da parte della regione né sulla fattibilità delle singole voci né sulla copertura economica reale per realizzarle. Insomma si sta chiedendo ai Comuni di prendere impegni con la cittadinanza che non sono sicuri di poter mantenere. Il caso più eclatante è quello del distretto Vestino. Di questo distretto”, specifica Pettinari, “fanno parte i Comuni di Carpineto della Nora, Civitella Casanova, Collecorvino, Farindola,, Loreto Aprutino, Montebello di Bertona, Penne, Picciano, Vicoli e Villa Celiera; e con la Conferenza dei Sindaci del 12.01.2017 è stato individuato il Comune di Carpineto della Nora quale Comune Capofila e approvato lo schema di Convenzione per la gestione dei servizi sociali. Una decisione che ha visto contrari i comuni di Penne e Collecorvino. In sintesi i Comuni hanno contestato che la disposizione in questione si prefigura come una sorta di delega in bianco in favore del Comune di Carpineto della Nora, senza che sia dato conoscere quale sia l’effettiva modalità di gestione dei servizi, quali le risorse finanziarie, organizzative e umane da impiegare”.

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