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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Pettinari (M5s) torna sull'elisuperficie dell'ospedale: "Dopo 8 anni nessuna risposta e continuano gli sprechi nella sanità"

Il vicepresidente del consiglio regionale denuncia ancora ritardi e nessuna risposta sulla messa in funzione dell'elisuperficie dell'ospedale per far atterrare gli elicotteri d'emergenza del 118

Dopo otto anni dalla prima denuncia del disservizio, ancora nulla di fatto per l'elisuperficie dell'ospedale di Pescara. A dirlo Domenico Pettinari, consigliere regionale del M5s e vicepresidente del consiglio, che ha denunciato l'immobilismo della politica che non ha fatto nulla per far tornare operativa la piattaforma che permetterebbe agli elicotteri del 118 di atterrare direttamente sopra il nosocomio, mentre ora avviene un trasporto a pagamento con tempi più lunghi dall'aeroporto all'ospedale:

"Tutto questo è inaccettabile. Siamo davanti a un caos burocratico, fatto di progetti commissionati e mai utilizzati, lavori progettati e mai partiti. Ora basta con questi sprechi. Sono anni che mi batto affinché venga fatta luce sul servizio dell’elisuperficie nell’ospedale Santo Spirito di Pescara. I ritardi di questa giunta continuano  a tenere in ostaggio un servizio fondamentale per la sicurezza dei cittadini. In Abruzzo, infatti, sono solo due le basi destinate alla partenza degli elicotteri di emergenza, L’Aquila e Pescara. Il calvario dell’eliporto pescarese  comincia nel 2017, a seguito del nuovo bando per l’affidamento del servizio di elisoccorso, la Asl dispone di elicotteri di diversa tipologia che però si sarebbero scoperti troppo pesanti per essere supportati dall’elisuperficie a causa del tonnellaggio superiore rispetto al mezzo precedente.

Un autogol costato agli abruzzesi centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici. Infatti, per colmare questa problematica, l’elicottero non viene più fatto atterrare in ospedale ma viene dirottato verso l’aeroporto di Pescara. Una volta lì un’ambulanza privata, pagata dalla ASL di Pescara 3.800 euro al mese più 0,39 cent a chilometro percorso, trasporta il malato fino in ospedale."

Il paradosso è che un paziente in condizioni serie invece di arrivare quasi direttamente in pronto soccorso deve percorrere il tragitto per avere delle cure che, in alcuni casi, sono salvavita.

"A complicare una situazione, già abbastanza intricata, ci ha pensato Aslcon un repentino cambio di rotta sull’agibilità dell’elisuperficie: prima affida un progetto di adeguamento dell’eliporto, con una stima di spesa di 500 mila euro, per i lavori strutturali che avrebbero consentito alla piattaforma di sostenere il tonnellaggio dei mezzi di soccorso, ma poi inspiegabilmente questi lavori, seppur progettati, rimangono su carta e non vengono mai eseguiti. Probabilmente, e qui sta il paradosso, questo stop si deve a un’inversione di marcia in cui improvvisamente si sostiene che l’elisuperficie, a differenza di quanto sempre sostenuto in precedenza, poteva tranquillamente permettere l’atterraggio dei nuovi mezzi e che quindi non sarebbero serviti lavori di rifacimento e potenziamento della struttura, ma solo della segnaletica e della pavimentazione."

Anche questi lavori, prosegue Pettinari, sembrano non aver avuto alcun effetto in quanto l'elisuperficie non è attiva:

"Le uniche certezza che abbiamo, dopo 8 anni di calvario, sono che i pazienti che hanno bisogno di trasporto urgente continuano a essere trasportati dall’aeroporto al Pronto Soccorso. Alla luce di tutto questoè doveroso che l’assessore Verì faccia subito chiarezza sull’attuale situazione relativa all’elisuperficie, dando risposte chiare e puntuali, e ripristinando un servizio essenziale per tutti i cittadini abruzzesi. Solo così potremo mettere la parola fine al disservizio e a questa  emorragia di denaro pubblico per il costo della navetta”.

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