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Martedì, 23 Aprile 2024
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Pescara, loghi dannunziani cancellati dalle transenne: è polemica

Scoppia la polemica in città per la decisione del sindaco Alessandrini di rimuovere dalle transenne il logo dannunziano, che era stato voluto dalla precedente amministrazione Mascia. Pescara Mi Piace: "Una vergogna"

Scoppia una  nuova polemica in città fra l'amministrazione comunale e le forze di opposizione. Questa volta, al centro del contenzioso c'è il logo dannunziano, simbolo voluto dall'ex amministrazione Mascia e che ora sembra destinato ad essere cancellato dalla giunta Alessandrini.

Nei giorni scorsi, infatti, sono state fatte ritirare tutte le transenne già posizionate per la domenica ecologica per far sparire il logo, come ha fatto sapere Armando Foschi di Pescara Mi Piace.

"Un sindaco dovrebbe preoccuparsi di emergere attraverso la propria attività, attraverso le proprie proposte progettuali e amministrando nell’interesse del territorio. Alessandrini verrà invece ricordato come il sindaco dei disastri, quello delle tasse al massimo, dell’emergenza balneazione, delle ordinanza fantasma, dell’emergenza smog, delle targhe alterne, dei progetti naufragati, e, sicuramente, come il sindaco anti-dannunziano per eccellenza. Appena insediato la sua prima preoccupazione e urgenza erano state quella di imporre a tutti i tassisti della città di togliere il logo di Pescara città dannunziana, ovvero il volto del Vate tra due cornucopie, da tutti i mezzi, e questo solo perché quel logo istituzionale era stato ideato e introdotto dal Governo precedente di centro-destra." ha dichiarato Foschi, che parla di un disagio personale di Alessandrini e di seno di inappropriatezza.

Transenne Logo Dannunziano

Foschi ha sottolineato che per rimuovere dalle transenne i loghi dannunziani sono stati impiegati operai comunali pagati extra considerando che le transenne erano già state posizionate.  

"Gli operai hanno ovviamente eseguito l’ordine, di cui oggi ci piacerebbe conoscere i costi, visto che la nuova cartellonistica è stata pagata con i soldi pubblici. Ma soprattutto  esprimiamo la nostra ferma condanna e biasimo nei confronti di un sindaco che tenta di cancellare la storia della città, ovvero gli amministratori che lo hanno preceduto, sperando, finalmente, di emergere." ha concluso Foschi.

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