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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Centro / Corso Vittorio Emanuele II

Pedonalizzazione corso Vittorio: Di Pino, "Pescara verrebbe divisa in due"

Il vice presidente della commissione mobilità dice no a questa idea e solleva dubbi e perplessità anche sull'idea di ricavare un asse stradale alternativo nell'area di risulta

La commissione mobilità, presieduta dal vice presidente Salvatore Di Pino, dice ufficialmente no alla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, il provvedimento messo in cantiere dalla giunta comunale.

"Con l'inibizione del traffico veicolare privato su una delle principali arterie cittadine - spiega Di Pino - c'è il forte rischio che la città risulterebbe divisa in due, da un punto di vista del traffico, che verrebbe, quindi, dirottato automaticamente su altre strade come via Ferrari e via Teramo. Per quanto ci risulta, poi, non esiste un piano della mobilità o uno studio compiuto che tenga conto di questa pedonalizzazione e degli effetti che produrrebbe sul traffico cittadino".

La giunta, per ovviare a questo problema, avrebbe pensato di ricavare un asse stradale nell'area di risulta, "ma anche questa soluzione porterebbe con sé varie problematiche - sottolinea Di Pino - che hanno condotto alla levata di scudi anche delle associazioni ambientaliste, normalmente favorevoli alle pedonalizzazioni. L'area di risulta ha ben altre destinazioni (parchi, teatro, etc.) per cui inserire una strada che deve, peraltro, essere di una certa ampiezza per sostituire un asse viario come corso Vittorio Emanuele richiederebbe un'approvazione del consiglio comunale, che potrebbe anche non esserci".

Nei giorni scorsi anche Enzo Del Vecchio (Pd) aveva sollevato la stessa questione, evidenziando che non è affatto scontato che, al di là degli intenti, si riesca poi a realizzare effettivamente questa strada "alternativa" sull'area di risulta.

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