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Il Pd sull'ospedale Covid a Pescara: "Non siamo contrari, ma serve chiarezza per la fase 2"

Gli esponenti regionali, provinciali e comunali del Partito Democratico intervengono in merito alla questione della realizzazione dell'ospedale Covid19 a Pescara

Il Pd abruzzese non è contrario all'ospedale Covid a Pescara, ma chiede chiarezza su procedure, investimenti e risorse impiegate non solo per l'apertura della struttura ma anche per il resto degli ospedali della Regione. A parlare il segretario regionale Fina, il capogruppo al consiglio regionale Paolucci, i segretari provinciali e i segretari delle unioni comunali di Pescara Di Pietrantonio e dell'Aquila Di Giovambattista.

MEZZO MILIONE DI INVESTIMENTI SULL'OSPEDALE DI POPOLI

Gli esponenti locali del Pd evidenziano come non ci sia alcuna problematica legata al campanilismo, ricordando che la decisione assunta dalla giunta regionale è legittima con il gruppo consiliare che ha sostenuto il progetto a Pescara, ma chiede altrettanto impegno per la fase 2 dell'emergenza che presto sarà avviata anche in Abruzzo:

"Vogliamo conoscere quale sara' il destino di altri nosocomi come quelli di Atri a Tagliacozzo, da Sulmona a Popoli, da Pescina a Castel Di Sangro, dall'Aquila a Vasto. Il Pd vuole dunque avere contezza della programmazione sanitaria della cosiddetta fase 2, tornando a chiedere l'istituzione di un tavolo con i sindacati ribadendo la volonta' di essere collaborativi nonostante la bocciatura sistematica dei nostri emendamenti in consiglio regionale."

Secondo il Partito Democratico la giunta Marsilio sarebbe stata assente nella fase 1 e per la fase 2 non ci sarebbe traccia di un programma operativo richiesto dal Cura Italia e su cui il Governo ha trasferito 31 milioni per programmare gli interventi per il Covid19.

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