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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Nuovo affondo del Pd sull'ex Fea: "Stallo inaccettabile, in 5 anni la situazione è peggiorata"

I gruppi consiliari comunali e regionali del Partito Democratico tornano sulla questione della bonifica e riqualificazione dell'ex Fea a cinque anni dall'affidamento dell'area da parte della Regione alla società che doveva occuparsi del rilancio dell'area

I gruppi consiliari del Partito Democratico in consiglio Regionale e in consiglio Comunale tornano a occuparsi dell’area ex Fea. Nel corso dei quasi 5 anni passati dall’affidamento dell’area da parte della Regione alla società “Fea” al fine una sua valorizzazione culturale, dopo diverse interpellanze, mozioni e interrogazioni secondo i consiglieri di centrosinistra non è stato fatto nulla da parte della Regione che non avrebbe la volontà di sbloccare la situazione.

"Dall’altro lato, il Comune di Pescara non sembra interessarsi della situazione, con uno scaricabarile indegno tanto più per la posizione, e continuando a creare disagi ai residenti. La cosa più grave è che, a seguito delle indagini effettuate nel sottosuolo, l’area è risultata inquinata, tanto è vero che è in vigore una ordinanza comunale che vieta l’utilizzo dell’acqua presente all’interno del sito, relativamente alla falda acquifera. Occorre dunque al più presto una bonifica che però è incagliata tra la ricerca del soggetto inquinatore, prevista dal testo unico in materia di Ambiente, e che non ancora viene avviata perché non è ancora partito il piano di caratterizzazione.

C’è inoltre un altro scaricabarile tra il concessionario e la Regione Abruzzo su chi debba sostenerne i costi e se la Regione debba restituire quanto già speso dal concessionario per alcuni interventi. Ritieniamo che non sia più ammissibile continuare a mantenere l’area “sequestrata” come ormai si trova da oltre quattro anni, precludendone l’utilizzo e alimentandone il degrado con cui i residenti e la città tutta sono costretti a convivere."

Come spiega il capogruppo comunale Piero Giampietro assieme agli altri consiglieri, la società affidataria dell’area ha chiesto una proroga complessiva per ulteriori 4 anni del termine necessario per i lavori e conseguentemente anche di quello per la gestione, nonostante il primo termine, quello per effettuare i lavori, sia già scaduto lo scorso 4 aprile 2023:

"È il momento della responsabilità: chiediamo alla Regione di fare chiarezza in merito alla volontà del soggetto gestore, alla Provincia, ente deputato a farlo, di rintracciare celermente le responsabilità dell’inquinamento, e al Comune di battersi affinché l’area ex Fea possa essere valorizzata. I residenti e i pescaresi tutti non meritano questa situazione di degrado e abbandono: l’area va bonificata e valorizzata al più presto possibile; se necessario, quindi, la Regione trovi le risorse economiche necessarie almeno per la bonifica. Chiediamo al presidente Marsilio e al sindaco Masci di trovare una soluzione. Non si può restare ancorati così all’incertezza."

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