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Nuove regole per i parklet cittadini, il M5s: "Una stangata per i commercianti pescaresi"

I consiglieri criticano la delibera che arriverà venerdì 28 ottobre in consiglio comunale e che obbliga all'installazione di strutture in metallo, vetro o plexiglass

No alle modifiche sui regolamenti dei parklet, gli spazi all'aperto concessi agli esercenti pescaresi, che prevedono l'obbligo di installare pannelli in vetro trasparente infrangibile o antisfondamento su appositi telai di metallo. A contestare la proposta di delibera, che domani 28 ottobre arriverà in consiglio comunale, sono i consiglieri comunali del M5s Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo che parlano di una stangata per i commercianti costretti ad una spesa di migliaia di euro per una proroga di appena 11 mesi:

“Una scelta miope e completamente scollegata dal momento storico che stiamo vivendo nel quale le attività commerciali, uscite dall’emergenza sanitaria, sono già piombate in quella forse ancora più dura del caro bollette e dovrebbero, pertanto, essere agevolate nell’utilizzo di uno strumento utile, anziché vessate con l’obbligo di inutili investimenti. Già nel marzo scorso – proseguono i consiglieri pentastellati – avevamo sollecitato la Giunta Masci a prendere decisioni definitive in merito all’utilizzo dei parklet, regolamentandone sì l’utilizzo, ma facendolo in maniera permanente definendo in modo chiaro gli elementi estetici, i materiali e le regole di installazione, svincolandoli da qualunque presupposto emergenziale ma acquisendoli in pianta stabile come veri e propri elementi di arredo urbano”.

Non solo costi maggiori per una scelta tecnica che abolisce fioriere e altri strumenti per delimitare l'area parklet, ma anche la decisione di prorogarne l'utilizzo solo fino al 30 settembre 2023, data oltre la quale allo stato attuale tutti i parklet cittadini, in teoria, dovranno essere smantellati:

“Una scelta che, quindi, non consentirebbe ai commercianti di ammortizzare una tale spesa  costringendoli a smantellare delle strutture che, invece, in questi due anni di emergenza hanno consentito l’attività di somministrazione di cibo e bevande anche in periodi di difficoltà e restrizioni. E tutto questo, dopo che nel marzo scorso proprio la proroga di soli 7 mesi era stata giustificata dal Sindaco in persona con il fatto che le strutture fino ad allora installate fossero troppo poche da giustificarne le autorizzazioni. Praticamente poche idee e ben confuse – concludono i consiglieri pentastellati – a dimostrazione di quanto questa Giunta continui ad essere approssimativa e superficiale rispetto ai temi del commercio cittadino”.
 

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