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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Nuova Pescara, Di Lorito scrive ai suoi colleghi e suggerisce: "Pensiamoci bene"

Il primo cittadino di Spoltore ha inviato una lettera a sindaci e consiglieri di Montesilvano e Pescara, nonchè al governatore D’Alfonso e al Presidente del consiglio regionale Di Pangrazio, per condividere con loro alcune riflessioni sulla nascita del nuovo Comune

Il primo cittadino di Spoltore, Luciano Di Lorito, ha inviato una lettera ai sindaci e consiglieri comunali di Montesilvano e Pescara, nonchè al governatore Luciano D’Alfonso e al Presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, per condividere con loro alcune riflessioni sulla nascita della Nuova Pescara, che andrà a gestire i territori degli attuali Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, in considerazione del disegno di legge approvato dall'apposita commissione regionale che sarà poi discusso dal consiglio regionale. Di Lorito, che non ha mai nascosto la propria contrarietà alla Nuova Pescara, parla di "ragionevoli perplessità" e chiede di promuovere "un confronto aperto su dati attuali, concreti, per comprendere se la fusione, così come stata prevista in questo momento storico, sia una strada conveniente per i Comuni coinvolti".

"Gran parte dei risparmi stimati - dice il sindaco - sono i 5 milioni di euro legati al costo del personale: si tratta quindi di un risparmio del tutto "virtuale", di lunghissimo periodo, perché la creazione di un nuovo comune dal primo gennaio 2019 non comporterà il licenziamento dei dipendenti di due comuni su tre. Per fortuna, aggiungo, considerando le carenze, ormai croniche per tutti i comuni italiani, proprio sul fronte del personale. Ci sono poi i costi della politica, peraltro già ridotti in maniera sensibile negli ultimi anni: dubito in ogni caso che 228 euro al mese in più (i rimborsi di tutti i consiglieri comunali di Spoltore messi insieme) possano arricchire le casse del comune di Nuova Pescara. Il Comune di Nuova Pescara non supererà i 250mila abitanti, quindi la popolazione di questi tre territori dovrà coprire i costi dei servizi pubblici e delle opere pubbliche utilizzando gli stessi trasferimenti che attualmente spettano al comune più grande, ovvero Pescara. Rischiamo così di perdere almeno in parte i trasferimenti dei comuni di Montesilvano e Spoltore: nell’ultimo anno circa 6 milioni di euro".

Ma la vera partita, secondo Di Lorito, si gioca sul "premio" dal governo centrale che spetta ai Comuni quando decidono di fondersi: per un periodo di dieci anni, è un contributo straordinario pari al 20% dei trasferimenti erariali complessivamente attribuiti ai comuni preesistenti per l’ultimo esercizio precedente alla istituzione del nuovo ente.

"Sono 8.700.000 euro all'anno: moltiplicati per 10 rappresentano la gran parte delle sbandierate risorse in più, quelle che stiamo perdendo per ogni giorno di ritardata fusione. Secondo i promotori dell'iniziativa, ritardando la fusione dall'11 settembre 2014 ad oggi sono andati perduti oltre 48 milioni di euro: è completamente falso! Per comprenderlo basta conoscere le norme attuali. Secondo la legge di bilancio 2017, ogni evento aggregativo ha diritto ad un incremento straordinario aumentato al 50%, e non più quindi del 20%, calcolati utilizzando come base i trasferimenti ordinari del 2010. Un'ottima notizia, verrebbe da dire, anche perché nel 2010 non era ancora partita la stagione dei grandi tagli ai trasferimenti: peccato però che la norma preveda un tetto massimo per il bonus di 2 milioni di euro all'anno. Chi non ci crede è libero di controllare: il tetto è stato introdotto dal DL 90/2014 (art.23). Non c'è da sorprendersi, perché parliamo di norme scritte per favorire la fusione dei piccoli comuni. In dieci anni, dunque, avremo un bonus massimo di 20 milioni di euro. Rischiando di perdere, nello stesso periodo di tempo, una cifra pari se non superiore".

Il sindaco di Spoltore conclude ricordando che il Comune di Pescara è in predissesto e si chiede se sia "eticamente e politicamente opportuno imporre ai cittadini di Montesilvano e Spoltore il riequilibrio di un bilancio dal quale non hanno mai ricevuto servizi. E' evidente la necessità di realizzare uno studio costi/benefici serio e approfondito sulle reali condizioni degli enti che si andranno a fondere e sul quadro normativo di riferimento, senza ripetere con superficialità cifre calcolate ad uso e consumo di un paio di conferenze stampa".

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