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Il Museo Colonna apre alla co-gestione con i privati, in arrivo anche un bar

L'assessore alla cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo, ha annunciato che a breve ci saranno degli importanti cambiamenti, per quanto riguarda la struttura cittadina, che dovrebbe anche aprirsi all'arte contemporanea

L'assessore alla cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo, ha annunciato che a breve ci saranno degli importanti cambiamenti, per quanto riguarda il Museo Vittoria Colonna, sia in merito al personale che relativamente alla gestione di un bar sulla terrazza.

"Quando è nato il Colonna, sedici anni fa, fu fatto l’errore di assegnargli personale con il contratto dei dipendenti comunali (non con il contratto Federculture come in tutti i musei d'Italia), e questi per contratto nazionale non lavorano il venerdi pomeriggio, il sabato e la domenica - spiega Di Iacovo - Giorni in cui quindi il Museo rimarrebbe di norma chiuso. Se non fosse per una serie di acrobatici orari straordinari che i bravi dipendenti hanno accettato di farmi per la buona riuscita delle mostre, tenendolo aperto quasi ogni venerdi e sabato, il museo sarebbe praticamente non fruibile, chiuso proprio quando la gente ha voglia e tempo di visitare mostre, una vera presa in giro. Nel frattempo ho lavorato per risolvere la questione di orari e dipendenti una volta per tutte, prendendo di petto questo complesso problema, e ormai ci siamo".

La novità, che Di Iacovo ha annunciato direttamente sulla sua pagina Facebook, è la seguente:

"Tra qualche mese faremo partire un bando aperto per un soggetto che voglia co-gestire il museo insieme all’assessorato. Avremo così, finalmente, la garanzia di personale che segua orari seri e flessibili, inoltre sarà finalmente attivato un bar con ampia terrazza sul mare già predisposto da anni ma mai utilizzato (chi vorrà gestire il museo dovrà chiaramente fare un significativo investimento economico, quindi è giusto abbia degli utili), attivazione del bookshop e, cosa che mi interessa sopra ogni altra, una programmazione artistica di alto profilo, continuativa, innovativa e realmente di respiro quantomeno nazionale".

L'assessore, infine, integrerà la natura del museo che non sarà più solo di “arte moderna” ma “di arte moderna e contemporanea”, perché "questa credo sia la linea di politica culturale che meglio si addice alla nostra città".

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