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M5S allo sbando, lo "Staff fantasma" attacca la Sabatini e si dissocia da Di Pillo

Circa 70 attivisti pescaresi del Movimento che se da un lato attaccano frontalmente la capogruppo e socia dell'associazione Rousseau, Enrica Sabatini, dall'altra si dissociano fermamente dalla presa di posizione di Di Pillo confermando di rimanere all'interno del M5S

A meno di due mesi dalle elezioni comunali di Pescara, il Movimento 5 Stelle non sembra essere nelle migliori condizioni per affrontare l'impegno elettorale.
Di certo non sembra compatto come in passato. Da un lato la candidatura uffciale per la poltrona di sindaco di Erika Alessandrini, dall'altra l'uscita di scena dal Movimento pentastellato del consigliere comunale Massimiliano Di Pillo

In tutto questo, poche ore dopo l'annuncio ufficiale di Di Pillo, che non si rivede più nei principi fondanti del Movimento, viene diffusa una nota da parte de "I fantasmi del Movimento 5 Stelle" ovvero i circa 70 attivisti pescaresi del Movimento che se da un lato attaccano frontalmente la capogruppo e socia dell'associazione Rousseau, Enrica Sabatini, dall'altra si dissociano fermamente dalla presa di posizione di Di Pillo confermando di rimanere all'interno del M5S.

Questo quanto scritto dallo "Staff Fantasma" del Movimento 5 Stelle:

«Il 16 novembre 2018 lo storico attivista pescarese Gianluca Travaglini avviava, in qualità di candidato sindaco, la procedura di creazione sulla piattaforma Rousseau della propria Lista per l’ottenimento della certificazione da parte dello “Staff”, utile a concorrere, per nome e conto del Movimento, alle elezioni amministrative del 26 maggio. Lo scorso 8 marzo, a seguito dell’invio della Lista definitiva sulla piattaforma entro i termini previsti dal Regolamento (fissati nel 26 marzo) perché fosse sottoposta al vaglio, lo “Staff” Rousseau avvertiva dell’impossibilità di procedere all’accoglienza dell’istanza, essendo già stata certificata un’altra Lista. Una decisione presa l’11 febbraio, quando il solito, sconosciuto “Staff” comunicava privatamente la certificazione della propria Lista alla proponente candidata sindaco Erika Alessandrini. Una comunicazione avvenuta ben 43 giorni prima della chiusura dei termini per il deposito delle liste da sottoporre a certificazione, in barba ai candidati della Lista Travaglini che hanno continuato nel frattempo a impiegare energie, tempo e denaro per formalizzare la propria candidatura. 32 persone che, assieme al gruppo operoso e ricco di competenze e umanità che ne ha sostenuto la causa, sono diventate dei fantasmi: invisibili e inascoltati persino in casa loro, all’interno del Movimento. Persone spazzate via dall’ennesima, anonima comunicazione di uno “Staff” senza nome e senza volto, impossibile da contattare per chiedere spiegazioni e confronti. Questo inverosimile accadimento è stato reso possibile da una serie di fattori, primo tra i quali l’assoluta e inaccettabile ingerenza del sistema Rousseau che, da strumento di democrazia a servizio del Movimento, ne è divenuto ambiguo ambito di potere e decisioni arbitrarie senza trasparenza. In secondo luogo, le cause sono da ricercarsi localmente, ove si consuma l’esistenza di un imbarazzante e gravissimo conflitto di interessi, spiegato di seguito, che caratterizza la vicenda pescarese in maniera unica rispetto al contesto nazionale. Sapete come si chiama l’attuale Capogruppo M5S in Consiglio Comunale? Enrica Sabatini. Sapete come si chiama la Consigliera che insieme ad Erika Alessandrini ha interrotto da anni i rapporti di collaborazione con il Consigliere Massimiliano Di Pillo e con tutto il suo gruppo di attivisti storici candidati nella lista esclusa? Enrica Sabatini. Sapete chi ha evitato di accogliere le ripetute istanze degli attivisti pescaresi a incontrarsi, organizzare assemblee pubbliche, riunire i gruppi cittadini? Enrica Sabatini. E sapete chi sostiene apertamente la campagna elettorale di Erika Alessandrini, ben visibile in tutte le foto di circostanza? Sempre lei, Enrica Sabatini. E infine, la domanda delle domande: sapete chi è uno dei quattro soci di Rousseau con competenza diretta sulla gestione delle certificazioni delle liste che si maschera dietro le comunicazioni del famigerato “Staff”? Incredibile, ma vero: Enrica Sabatini. Per meglio comprendere il personaggio, vogliamo ricordare l’indignazione della Sabatini nella vicenda Teodoro, quando citava: “uno dei principali difetti della nostra società è il familismo amorale, ovvero l'interesse a collaborare solo in vista del proprio tornaconto per massimizzare i vantaggi materiali e immediati della propria famiglia e in totale avversione al benessere della comunità”. Correva l’anno 2014. Saranno da allora cambiate le regole morali della società? Con queste parole siamo a rivendicare giustizia che se non arriverà dai vertici del Movimento, già abbondantemente informati dei fatti, ci auguriamo possa giungere dagli attivisti e i portavoce locali che, per onestà intellettuale e rispetto dei principi fondamentali di integrità e trasparenza del Movimento 5 Stelle, non possono in alcun modo accettare e sostenere la candidatura di un sindaco che fonda la sua esistenza su un’ingiustizia scaturita da un abuso di potere. La Lista certificata a Pescara non è la rappresentazione del Movimento e noi non la sosterremo. E così ci auguriamo che facciano tutti i cittadini informati di fatti che sono condizionanti per la gestione della nostra amata Città, che per svilupparsi ha bisogno di essere governata da persone dotate di etica, solidarietà e rispetto per gli altri. In conclusione, comunichiamo che il gruppo degli attivisti pescaresi (oltre 70 persone che da anni si riuniscono settimanalmente in Comune per sviluppare progetti e iniziative per la gente e tra la gente), pur condividendo e accettando con dispiacere l’uscita dal Movimento di Massimiliano Di Pillo, si dissocia con assoluta fermezza dalla sua scelta di candidarsi alle prossime amministrative con una lista diversa da quella del Movimento. Per tale ragione, al di là di uno sparuto gruppetto, nessuno (compresi gli attivisti storici) seguirà Di Pillo nella sua scelta, nel modo più assoluto. Finchè avremo la forza, combatteremo per mantenere in vita gli ideali del Movimento battendoci al suo interno. Se falliremo, sarà un fallimento di tutti».

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