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Anche Masci piange Pelè: "Lascia ricordi indelebili nel cuore di tutti noi"

Anche il sindaco di Pescara ha voluto esprimere sui social il proprio cordoglio per la morte del grande calciatore brasiliano, che ci ha lasciato ieri (29 dicembre) all'età di 82 anni

Anche il sindaco di Pescara, Carlo Masci, piange il grande Pelè, morto ieri (29 dicembre) all'età di 82 anni. Ecco le parole che il primo cittadino ha postato sui suoi canali social: "Il re Pelè ha iniziato il suo viaggio verso l'eternità, ma lascia ricordi indelebili nel cuore di tutti noi, non solo di chi ama il calcio". Calciatore del Secolo per la Fifa, per il Comitato Olimpico Internazionale; Pallone d'oro del secolo, votato dai precedenti vincitori del Pallone d'oro. Unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio, con il Brasile nel 1958, 1962 e 1970. La Fifa gli riconosce il record di reti realizzate in carriera, 1281 in 1363 partite. Tanti record racchiusi in quattro lettere: Pelé, pseudonimo di Edson Arantes do Nascimento, O Rei do Futebol, la Perla Nera, la leggenda, "a lenda" del calcio.

L'infanzia di Pelé non è facile, ed è costretto a guadagnarsi compensi extra pulendo scarpe. Non potendo avere un pallone giocava con un calzino o degli stracci riempiti con carta e legati con un laccio. Fu in quel periodo che un suo compagno di scuola gli diede il soprannome Pelé, un nomignolo per farlo arrabbiare, poiché Pelé pronunciava Pilé il nome del portiere Bilé. Dal Waldemar de Brito al Santos con il quale ha vinto dieci volte il campionato Paulista, quattro il Torneo Rio-San Paolo, sei il Campeonato Brasileiro Série A e cinque (peraltro consecutive) la Taça Brasil. Praticamente, tutto. Tanti gli episodi legati al suo essere immenso.

Nel 1967 le due fazioni che stavano combattendo la guerra civile in Nigeria siglarono una tregua di 48 ore per poter vedere giocare Pelé in amichevole a Lagos. Una vita legata al Santos ed alla nazionale brasiliana. Debuttò con la maglia verdeoro il 7 luglio 1957, tre mesi prima del suo 17 compleanno. Ai mondiali in Svezia nel 1958 era il più giovane del torneo: il 29 giugno scese in campo nella finale contro i padroni di casa della Svezia e a 17 anni e mezzo fu il più giovane calciatore a giocare una finale di Coppa del Mondo: 5-2 e doppietta di O'Rei. Nel 1970, il 21 giugno, il Brasile affrontò in finale l'Italia, reduce dal leggendario successo per 4-3 dopo i supplementari contro la Germania Ovest. Niente da fare: il Brasile si impone nettamente per 4-1, con gol e assist della leggenda.

Ambasciatore delle Nazioni Unite per l'ecologia e l'ambiente, da anni Pelè lottava per l'educazione dei giovani contro l'uso di sostanze stupefacenti, causa dell'arresto del figlio Edinho, ex portiere, nel 2005. Nel 2016 a Parigi, prima dell'inizio dell'Europeo, ha avuto modo di riappacificarsi con Diego Armando Maradona mettendo da parte i vecchi dissidi. Nel 2021 viene operato per un tumore al colon. Da allora è entrato e uscito dall'ospedale, ma non ha fatto mancare il suo sostegno alla Nazionale brasiliana agli ultimi mondiali del Qatar e si è complimentato con quella Argentina, e con Leo Messi, dopo la vittoria del mondiale.

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